Insomma, la vendemmia.
Erano decenni che non rimettevo piede tra le zolle (ero davvero bambino) per la vendemmia e non me le ricordavo certo le mani blu appiccicose e zuccherine, il trattore tra i filari, le ceste da riempire e poi vuotare.
E un tempo disteso, torrido nel sole, che non ammette nessuna fretta. Alcuna frenesia.
Il pomeriggio in cantina ci ha riservato la sorpresa di un primo vino quasi pronto: era l'uva raccolta lunedì e martedì scorsi che aveva già fatto la sua fermentazione e, tiepida e odorosissima, veniva giù dal tino tra effluvi alcolici strabilianti.
I pargoli, in ottima e abbondante compagnia, erano ipereccitati: non sapevano più quante fossero le novità da vivere. Per loro era davvero la prima volta.
Gli amici, poi, quando li ritrovi così a distanza di tempo ma i fili si riannodano come se ci fosse salutati solo ieri, sono una vera gioia e una promessa per l'inverno a venire...
ma questo ritratto è meraviglioso!
RispondiEliminae anche la vendemmia, è una vera fortuna per i bambini.
Tu non puoi renderti conto di quanto ti stia invidiando. Anch'io forse un giorno becco una vendemmia tardiva da qualche parte per far fare l'esperienza alle belve.
RispondiEliminaE non m,i parlare del sapore del mosto in fermentazione che mi metto a piangere.
bella esperienza, hai cambiato molto del tuo blog e il ritratto è bellissimo !
RispondiElimina@piattini: eh i pargoli sono letteralmente impazziti. Hanno scorazzato ovunque, li ho persi di vista il mattino, li ho rivisti a pranzo e poi all'ora del tramonto, quando ci siamo schiodati! Per l'anno prossimo abbiamo già "riprenotato" ;-))
RispondiElimina@mammamsterdam: domenica di profumi, sì. Per il resto ci sentiamo in pvt!
RispondiElimina@giardigno: il ritratto è dovuto al mio web designer personale: l'uomo piccolo (anche il sottotitolo è suo: praticamente mi tocca pagarlo!)
Bellissimo ! Mi hai fatto venire in mente quando facevo le vendemmie sulla foce (a metà tra Massa e Carrara), nella vigna di mio nonno. Spero di poter fare vivere questa meravigliosa esperienza anche ai miei 3 bambini.
RispondiEliminache bello.E' un 'esperienza che mi manca(e si' che la mia famiglia paterna è di zona di vendemmia)
RispondiElimina@massimo: un solo rimpianto: la vigna, PURTROPPO, non è nostra, eravamo solo ospiti.... :-)
RispondiElimina@zelda: una bella esperienza, l'avevo fatta da bambino ma ero abbastanza piccolo e ricordo "solo" una giornata di festa. Fatta da adulto è di un fascino molto più pieno!
Vedi Desian, le cose che hai descritto te sono le uniche che mi tengono ancora in qualche modo appicicato al mondo del vino.
RispondiEliminaComunque lasciamo stare sennò vado troppo lontano.
I ricordi di quando ero piccino, la gente, la festa, l'uva, la macinazione, l'anidirde carbonica per aria ce le rivedo sempre ogni anno anche se quel piccolo mondo non esiste più.