Sontuosa cena ieri sera, a casa di amici.
Per ritrovarsi dopo le vacanze e fare racconti, ricordare episodi. Mondi.
Il vino era buono, il cibo eccellente così ci siamo dedicati lungamente a spazzolare piatti e bicchieri: le foto delle vacanze, ci incuriosivano gli antipodi, non abbiamo avuto modo di guardarle. Recupereremo presto.
Perché alla nostra bucolica e modesta Val di Funes (talmente modesta che il sottoscritto, preso da furia jap, ha scattato quasi 700 foto in una settimana...), si è opposta una più rutilante Australia + Nuova Zelanda.
E, quindi: ubi major...
Insomma, abbiamo saputo che la carne di coccodrillo sa di pollo (che siano le comuni origini dinosauresche?!), che la bistecca di canguro è buona (ma la fiorentina?...), che all'Opera di Sidney puoi incappare in una demenziale rappresentazione a metà tra il teatro e la musica tradizionale cinese (lo sguardo in tralice di I. era inequivocabile sulla qualità dello spettacolo; invece P. da vero antropologo era più possibilista).
E sull'aereo c'era un nuovo film di John Woo (fantomatico visto che non se ne sapeva nulla dalle nostre parti), che si chiama "Red Hill 2": figuriamoci!, non s'era mai sentito parlare nemmeno del primo...
Ma.
Soprattutto.
L'intera compagnia ha convenuto che non è necessario sapere tutto, nella vita.
C'è anche qualcosa di cui si può fare a meno. Che, se anche non ne sai nulla, sopravvivi lo stesso.
Il... pop tamil!?
E io che pensavo che già Gigi D'Alessio.
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