venerdì 26 giugno 2009

Profumi lontani

Fortunatamente non è facile liberarsi dei propri ricordi.
Basta un pomeriggio novembrino, anche essendo a giugno, un temporale che rugge e sfiamma perché il polpastrello passi, di nuovo come un tempo, sull'angolo di quel rettangolino di doppia carta.
Magicamente la parte adesiva si sfoglia e si stacca, come si staccava allora. Sotto gli occhi la casella giusta, richiamata da un numero che corrisponde, alla quale incollare il rettangolino.

Le vicende di quella fabbrica di sogni, e oggi di ricordi, furono tante e travagliate nel corso degli anni: fu venduta, ricomprata, persa e riacquisita. Anche il profumo delle carte e della colla non sono più gli stessi: oggi l'odore è quasi neutro, carta morta o forse segnale di prodotti più raffinati e magari meno tossici di un tempo, chissà.

Il mio profumo, però, era un altro. Legato a tempi altri, ad anni lontani, a suggestioni vibratili: soldati e uniformi, paesi europei, beh certo poi anche calciatori...

La donna grande mi regala tuffi di passato: si è appassionata ad Harry Potter che ha cominciato a divorare ed io, perso nei miei profumi d'infanzia, ho incontrato casualmente in un'edicola un album. Di figurine. Quelle figurine.
Che stretta.

2 commenti:

  1. veramente tanti ricordi
    ma che fate questa estate? fammi sapere se venite a sud

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  2. Le figurine...ho tanti ricordi legati a mio papà che ruotano intorno alle figurine.
    E a quell'odore.

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