lunedì 29 giugno 2009

Il tè e le vecchie signore

Stasera ho in mente una scena forse un po' surreale. Mi immagino tre decrepite vecchiette, di quelle che in tre fanno all'incirca 250 anni, che conversano amabili e rigide come manici di scopa, di fronte alle loro tazze di tè fumante.
Sono sedute sulle loro sedie in paglia di vienna, sul tavolinetto tondo porcellana finissima del servizio storico. Quello che risale ai tempi della prima.
Guerra mondiale.
Le vecchiette sono tenerissime: se uno potesse ascoltarle udirebbe racconti incantati. Del loro primo ballo in società, di quanto si stava meglio allora, della loro prima borsetta in pelle di coccodrillo, di come era elegante il re Giorgio V e di come l'eleganza abbia raggiunto il top da quando è salita al trono Elisabetta II.
In effetti quest'ultima affermazione potrebbe far cogliere quello strisciante principio di demenza senile in atto.

All'improvviso però spazzo via tutto. Sostituisco le tre amabili cariatidi coi tipetti di questa foto.
In tre non fanno ancora vent'anni e stanno davanti alla finestra a godersi i fuochi d'artificio. Se uno potesse ascoltarli (e l'abbiamo fatto quella sera, confesso!) avrebbe udito di razzi che partono per mete intergalattiche, di esplosioni che assomigliano a draghi sputafuoco, di un botto tanto potente che di certo l'hanno sentito anche su Marte (ma lo sapranno che esiste davvero, Marte?!), di colori improbabili che non esistono nemmeno nell'universo pantone.
Ne è passato di tempo da quelle sere in cui, di fronte alle prime esplosioni colorate, si scappava di corsa a casa coi medesimi in preda a vere e proprie crisi di terror panico...

Le vecchiette, con 250 anni sul groppone, ricorderebbero cose insignificanti.
Questi naccheri, che in tre non fanno ancora vent'anni, ricordano cose che devono ancora accadere.



P.S. (per i non fiorentini): naccheri è un vezzeggiativo che sta per "ragazzini", "bambinetti", ecc.

10 commenti:

  1. Acc..Hai spazzato via le vecchiette prima che raccontassero di quella volta che hanno visto i fuochi d'artificio che facevano i botti fino a Marte ;-)

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  2. E' motlo piacevole leggere i tuoi racconti di vita.

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  3. Ricordano cose che devono ancora accadere... adoro questa tua ultima frase.

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  4. Mi hai fatto venir voglia delle sagre di paese estive, quando I cieli si accendono di colori artificiosi. E che voglia di guardarli, quest'anno con i bimbi. :)

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  5. pensando alle vecchiette mi sono venute in mente quelle due che andavano a tutti funerali nel film "L'ospite d'inverno"... no?

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  6. Ciao Desian,
    mi vorrai scusare il commento fuori tema rispetto al post, ma ci tegno a segnalarti che il 14 luglio ci sarà la giornata di silenzio dei blog per la libertà di informazione online e contro il decreto Alfano.

    Trovi un sacco di info utili qui: dirittoallarete.ning.com

    Io ho aderito per me e per mia figlia, perchè vorrei possa crescere in una Paese dove l'informazioni circoli libera.

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  7. @iuazza: grazie della dritta, guarderò il sito che mi segnali.
    @giardigno: naccheri forever?!

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  8. @mamma cattiva: le sagre sono per me un tuffo nel passato. E' che le frequentiamo poco ma hanno proprio il sapore di "autentico", di non artefatto...
    @cindry: è il loro futuro, ricordare cose che devono ancora accadere
    @renata: grazie!
    @LGO: lo so, lo so, avevo toppato la maiuscola.. ;-)

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