giovedì 23 aprile 2009

Giornate


Avete mai sentito parlare della giornata mondiale del forno a microonde? (Ce l'abbiamo quasi tutti, almeno qua in occidente).
Oppure del forum sulle scarpe da tennis? (Ce ne sono in circolazione miliardi di paia, che ogni anno compriamo e ricompriamo).
E vi è mai capitato sott'occhio il giorno della promozione del respiro? (Eppure respiriamo tutti, sarebbe un gran successone).
No, eh?
Strano: perché oggi invece è la Giornata Mondiale del Libro.

Sarà perché del libro non interessa a nessuno (nessuno rispetto alle infinite galattiche potenzialità; pochissimi, praticamente una enclave assediata, secondo le statistiche reali) e allora bisogna far qualcosa. Bisogna intervenire.
Ah che bello!, un giorno (all'anno) di sensibilizzazione: praticamente come chiudersi nella riserva. Confortevolmente indiana.

Qui in Italia, il mercato librario lo consideriamo un mercato certo, sicuro: sono anni, tantissimi ormai, che i fatturati sono invariabili, immutati, li si può prevedere con precisione pressoché assoluta. Le statistiche dicono anche che, in realtà, quelli che leggono sono sempre gli stessi, una quota piccola della popolazione che non cresce. Mai.

Usiamo risorse (poche a dire il vero), si inventano festival, proliferano le iniziative a sostegno della lettura eppure non accade nulla: il grande successo di alcuni festival (Mantova), il buon seguito di note trasmissioni radiofoniche denotano soltanto che la comunità dei soliti lettori si sposta, sempre la stessa, da un luogo all'altro. Perché poi quando ci confrontiamo con la realtà, ecco cosa accade.

Perché, in realtà, diciamocelo, i libri non ci servono a nulla. Non sono mica come una pentola (bisogna pur mangiare), come le lenzuola (dovremo dormire confortevolmente) o come una gonna o una camicia. E non sono nemmeno necessari come il frigo, l'auto, l'impianto hi-fi: chi davvero si sentirebbe oggi di considerare superfluo il suo stereo?

Mediamente un libro, per tutti quelli fuori dalla famosa enclave dei resistenti, è superfluo, non rientra nelle pratiche quotidiane. Non rientra nell'orizzonte dei bisogni. Invece cullo il mio sogno, quello che soppianterebbe la giornata del libro: averli come pentole, accanto alle magliette, sotto le mutande nel cassetto della biancheria. Leggere libri con la stessa incoscienza con cui ricarichiamo i nostri telefoni cellulari senza badare a quanto ci costa parlare. Mentre invece tutti fanno le pulci al prezzo dei libri: “eh, ma costano troppo”.

Vabbé, dai, oggi festeggiamo: usciamo di casa e compriamoci un nuovo forno a microonde. Di carta e rilegato, però, proprio con una bella copertina accattivante. Se lo cercassimo, lo troveremmo di sicuro.
Buona lettura, enclave!

(Ringrazio Tiziano per il promemoria. Confesso la colpa: io me n'ero proprio dimenticato).

12 commenti:

  1. guarda desian, da quando sono uscita dalla mia setta originaria, fatta di lettori tosti, mi è sempre più difficile trovare qualcuno con il quale condividere l'esperienza di una lettura. se non ci fosse la cinzia, la mia bibliotecaria, sarei davvero frustrata.

    unico mio orgoglio è l'essere riuscita a trasmettere la mia passione ad almeno uno dei miei figli.

    buona giornata del libro a tutti.
    io oggi festeggio iniziando il primo della vargas.

    simo

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  2. @simo: grande vargas, qualche titolo le è riuscito meno bene ma ti consiglio comunque la verticale!!!

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  3. proprio oggi leggevo che tutti in tutti i paesi europei le famiglie tagliano le spese. ma noi siamo gli unici che tagliano sulla cultura e l'istruzione, mentre continuiamo a spendere per arredamento e telefonini.
    puoi immaginare come mi senta

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  4. Invece i libri servono, eccome se servono.
    Hai presente quei voluminosi vocabolari pesi e rigidi scagliati verso qualche rompipalle?
    Non importa a nessuno, ma oggi inizio "a ciascuno il suo" di Sciascia.

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  5. @piattini: sì, noi siamo quelli che tagliano sull'insegnamento a scuola: hai letto le notizie che stanno uscendo sugli organici della scuola primaria per il prossimo a.s.? una vergogna!
    @paglia: di sciascia ho letto solo "il cavaliere e la morte" che, seppur breve e "veloce", ho trovato folgorante e lucidissimo. Leggerò presto gli altri. "a ciascuno il suo" è uno dei suoi fondamentali per cui invece ci terrei a sapere come lo trovi leggendolo. ciao.

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  6. "Il cavaliere e la morte" non lo conosco, ma me lo procuro.
    Amo tantissimo "il giorno della civetta" l'avrò letto dieci volte e ci spiega bene come gira il mondo.
    Non vorrei dire una cavolata, ma mi pare che da "A ciscuno il suo" è stato tratto il film "Cadaveri eccellenti", anche questo ce ne spiega diverse di cose di come gira il mondo..

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  7. Come volevasi dimostrare, ho detto una minchiata, Cadaveri eccellenti è tratto dal libro di Sciascia "Il contesto".

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  8. Amo, amo, amo leggere!
    Non so come sia possibile, ma ho ripreso a leggere più che mai da quando sono mamma... mi è tornata l'energia di quando ero adolescente e di giorno potevo fare la brillante (ehm...quasi, dai) anche se dormivo poco.

    Hai letto la Versione di Barney?
    Io l'ho letto recentemente e mi è rimasto scolpito nel cuore...

    (Lo so che mi ripeto, ma sei davvero bravissimo... sono tanto felice di aver trovato il tuo blog!)

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  9. @paglia: grazie andrea per le info, sciascia ci ha lasciato detto parecchio sul mondo!
    @mammafelice: la versione di barney, mi manca anche quello ma è in lista. anche se la lista è più lunga di qualsiasi vita... ma ce la farò, vedrai. ;-))

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  10. Quando ero padrona della mia vita, cominciavo la giornata leggendo (mentre facevo colazione, mentre mi lavavo i denti...) e la finivo leggendo (crollando svenuta tra le pagine del romanzo di turno). Ora, riesco a leggere molto meno. Ma mi gira per casa una piccola me che ha sempre un libro in mano, e mi fa tenerezza. Quando abbiamo organizzato la giornata autogestita dai genitori nella sua scuola, il baratto dei libri e la lettura collettiva sono state tra le attività più gettonate.
    Forse, non tutto è perduto ;)

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  11. @LGO: mai perdiam speranza, anzi. Io, invece, dopo un periodo di stanca (i pargoli erano davvero pargoli), in questi ultimi anni ho ripreso (con enorme godimento) e vado come un treno, ciuf ciuf...

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  12. Io non compro pentole, lenzuola e hi fi, però divoro dai 4 agli 8 libri al mese e, davvero, senza leggere potrei morire.
    Mi chiedono spesso quale sia il mio segreto.
    Come già dicevo a Tiziano...il trucco è dormire poco-poco.
    Funziona ;-)

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