Aaahh, liberatorio: abbiamo scritto una letterina a babbo natale. Sì.
Lui ha risposto e ci ha spiegato per bene cosa vuole. Intanto il regalo lo vuole domani, non aspetta il 25.
Poi, strano (dev'essere uno strano, babbo) ma ci ha parlato di un giornale che è in difficoltà, che sono trent'anni e passa che non ha padroni e non avendo padroni non ha catene. Ma non ha nemmeno la ciotola del cibo bell'e pronta.
E 'sto giornale si affida al senso di responsabilità dei suoi lettori ai quali ogni tanto, oltre al prezzo scritto sotto la testata, chiede di metter mano al portafoglio. Incredibile, ma quei lettori la mano in saccoccia se la mettono sempre, ogni volta che c'è bisogno di loro.
Quindi domattina, visto che quello è da anni anche il giornale che leggiamo in casa, andrò alla solita edicola a sfidare l'incredulità dell'edicolante quando, in cambio di un po' di carta inchiostrata (di quella che il giorno dopo è buona soltanto per incartare il pesce...), si vedrà cadere nelle mani la modica cifra di cinquanta euro. Perché il nostro giornale vale parecchio e lo vogliamo trovare in edicola anche nei prossimi trenta anni.
Insomma il regalo che babbo natale ci ha chiesto è questo.
E noi lo accontentiamo volentieri.
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