Certo, a sette e cinque anni, un pomeriggio come quello di oggi è destinato a restare nella memoria. Con quel cielo terso, quella luce nettissima e la neve lassù sulle cime che ci hanno accolto in Valnerina, dopo aver passato metà del viaggio sotto una cappa di nebbia di un grigiore sconfortante.
Ma vi assicuro che anche a quaranta suonati, e soprattutto se si tratta della prima volta, lo spettacolo unico e fantasmagorico della galaverna sul greto della Nera è di quelli che ci ricorderemo a lungo: la fortuna di scegliere strade secondarie, sentieri poco battuti.
Il giorno del trasbordo verso sud(est) non poteva avere accompagnamento migliore.
Nessun commento:
Posta un commento