mercoledì 5 agosto 2009

Scienza, non fantascienza

Per fortuna, al mare, ogni tanto piove. Così il turista medio può dedicarsi, senza sensi di colpa (aver lasciato per due ore il proprio turno in spiaggia...), allo shopping.

Anzi, a dire il vero, personalmente sono convinto che il temporale estivo sia un'invenzione delle APT in collaborazione con le associazioni di categoria dei commercianti. Ma di tale teoria non ho prove scientifiche per cui consiglio vivamente di non prenderla per oro colato.
Anche se, prima o poi, magari su wikipedia, la conferma la scovo.

Comunque, la malattia dello shopping si diffonde nell'aria elettrica stessa del temporale e, come un virus, è assolutamente infettiva. A diffusione immediata: l'A/H1N1 è un dilettante al confronto. Non si spiegherebbe altrimenti la presenza dell'intera popolazione attiva del comprensorio presso il polo commerciale più grosso della zona.

La follia è totale, i carrelli sono scomparsi dagli appositi dispensatori, tutti siamo preda di frenesia, come se le merci (tutte, anche quelle che NON ci interessano) potessero scomparire all'improvviso dagli scaffali.
Dovendo affrontare il prossimo pezzetto di estate sulle Dolomiti, la famiglia si dirige baldanzosa verso l'ingresso del supermercato dello sport dove, a prezzi marzianamente bassi, puoi trovare oggetti di buona qualità, utilizzabili più di una volta (non si disintegrano dopo il primo utilizzo), funzionali ed efficaci allo scopo. Sarà che sono francesi? Chissà...

Ma lo shopping, ho notato, è anche un virus mutante così invece di dotarci di attrezzatura montana, ci siamo così espressi: la donna grande ha comprato un paio di scarpine di tela tipo espadrillas. Rosa. L'uomo piccolo ha optato per un cerchio (dicesi volgarmente hula hop) da ginnastica ritmica, coraggiosamente abbrancato (e mai più mollato, nemmeno ai tentativi di due indispettiti genitori) al reparto medesimo. Cosa ci farà mai?! La profe, ligia al dovere montanaro, si è dotata di due paia di calzettoni e due bastoncini da trekking. Perfetta e francescana come sempre. Desian ha optato per il maipiùsenza globale: l'asciugamano da piscina in tessuto tecnico strizzabile e autoasciugante.
Da piscina che però va bene anche in spiaggia.
Un vero gadget fantozziano.
Ma volete mettere: lo shopping è assurdo sennò non sarebbe shopping.
No?

E poi, come avremmo fatto ad utilizzare quelle borse vuote di cui parlavo qui?
E domani, speriamo, si torna in spiaggia.

1 commento:

  1. quegli asciugamani eh... presi anche io... insieme al retino per i granchi (giuro, usato in perfetto stile catch and release)

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