sabato 25 luglio 2009

Gli accessori del babbo (3): il vano portabagagli

Sì, viaggiare.
Superando le prove più dure.
Che sarebbero, in primo luogo, almeno partire.
Ma, prima ancora, caricare i bagagli in macchina.

Per lungo tempo, il vano portabagagli non ha avuto per il sottoscritto la dignità di uno spazio a cui far riferimento. Mai - sottolineo: MAI - avrei pensato di dover ponderare l'acquisto di un'automobile sondando i cm3 del bagagliaio. Decine di riviste e di listini messi a confronto su un unico immodificabile parametro: la capienza. Che all'inizio, vedendola riportata in litri su alcuni testi, mi tornava in mente il biberon e i centilitri di latte caldo (con biscotti...). Che poi solo guardare il numero, 1436 litri (ma coi sedili posteriori abbattuti), c'era di che sobbalzare: "accidenti, ma cos'è, la centrale del latte?!".

Inoltre, in quest'epoca di consumismo (mal) represso, il babbo consuma anche decine di suole di scarpe su e giù per le scale (perché le mamme a dir il vero si occupano di farle le valigie - provi ad alzare la mano chi non si riconosce; i babbi le trasportano) con valigie, buste, zaini (termici e non), sacche, reti da infilare laggiù nell'antro. Il bagagliaio.

Sarà il periodo di prepartenza ma ricordo con orrore i primi bagagliai riempiti, coi pargoli neonati. La monovolume, rigorosamente scelta in base alla maggiore capienza di ogni categoria, era carica fino al tetto. Il castello di equilibri era studiato nel minimo particolare, ogni oggetto incastrava alla perfezione con quello sotto, quello accanto e quello sopra.
Il segreto, per cotanta perfezione formale, era estrarre l'aria per non lasciare spazi inutilizzati alle merci. E senza compressore...

Il catalogo, all'epoca, era infinito: tolto l'abbigliamento, avevamo il riduttore per il wc, la vaschettina in plastica per il bagnetto con annessi gli oggetti DA bagno, le creme, i pannolini, le salviettine imbevute.
E il lettino da campeggio col materasso (di lattice) per il sonno notturno, i gonfiabili per la spiaggia oppure le scarpe da trekking per la montagna, la sdraietta per i momenti di riposo da svegli. Il set di cambio veloce da viaggio. Generi di conforto per il viaggio (sufficienti a legioni di soldati affamati).
L'acme della follia si raggiungeva però in una teoria inconfutabile: "portiamoci anche un paio di borse vuote: potrebbero sempre servirci, se dovessimo comprare qualcosa quando siamo là"...
Immancabilmente il castello era sormontato dal suo tetto: il passeggino sopra tutto il resto. E il lunotto posteriore sembrava scoppiare.
Ah, lo specchietto retrovisore avrei potuto anche smontarlo, per quel che riuscivo a vedere.

Eppure, prima o poi, la normalità ritorna: quando finalmente riuscirete a tornare col carico entro il livello della cappelliera. E buone vacanze, eh.

11 commenti:

  1. e LE bici? sopra, dietro, dentro? a che filosofia aderisci?

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  2. Le borse vuote non sono male! Non ci avevo mai pensato! Un po' di shopping non guasta mai.
    Non preoccuparti! Noi riusciamo a riempire una monovolume in 2, senza figli!Non di vestiti, ma di accessori che, non si sa mai, potrebbero venire buoni.
    Buone vacanze!!!

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  3. Ma certo! Le borse vuote sono il tocco da maestra... non le dimentico mai, di quelle leggere, che si piegano e occupano meno spazio di una maglietta. Hai ragione: follia, però lucida ;-)

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. E poi dove la mettete la roba "comprata là" in più?
    Ad ogni modo hai descritto perfettamente la situazione in cui ci siamo imbattuti in partenza per la toscana.. con la vaschetta gialla per il bagnetto.. immensa..

    Solo che il mio compagno oltre che trasportarle (le valigie) mi aiuta anche a farle! :P

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  6. @silvia gc: sulle bici ho una filosofia tutta mia: restano a casa!!! ;-)
    @cindry: ah stupendo l'accessorio che "potrebbe" venir buono: adoravo questa filosofia poi sono arrivati i pargoli e gli accessori dei grandi diminuiscono di anno in anno... buone vacanze anche a te!

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  7. @mamma in 3D: un tocco da maesro non può mai mancare... lucidissima follia!
    @fiordaliso: ecco, sulle valigie ho qualche idiosincrasia: la mia non la lascerei fare a nessuno neanche sotto minaccia, ma su quella degli altri... beh sto imparando a partecipare! ;-))

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  8. Una volta l'auto era talmente piena che non riuscivo nemmeno a sentire la radio ! Una volta ho pensato di tenere una borsa con il braccio fuori dal finestrino !!!

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  9. ma voi avete mai provato a far caricare la macchina ad un ingegnere? è capace di controllare anche il coefficiente di sicurezza del bagaglio e di prevedere spazi vuoti per attutire gli urti in caso di incidente... ora unite questo al trasporto delle suppellettili citate dal buon Desian e poi ditemi quanto posto resta per la mia valigia?

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  10. @silvia gc: la tua valigia?! Perché TU avevi una valigia?!?! Ah, già: sul tetto con le bici... no? ;-))

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