D'inverno il mare è una presenza molto forte: chi lo pensa esclusivamente come il proprio ricovero vacanziero estivo non ha mai forse visto lo spettacolo immenso e regale di una libecciata. Non ha avuto modo di vedere certi colori, certe luci cangianti che ne spezzano l'immensa superficie per farne tanti laghi, uno accanto all'altro.
La spiaggia che, dopo un temporale, rigurgita di ricchezze portate a riva, di legni contorti, di conchiglie, di vita bagnata.
Il mare d'inverno...
Il mare, d'estate, che sono tornato ad adorare dopo anni di indifferenza, mi fa capire quanto siamo umanamente stronzi, quanta capacità abbiamo di lasciare tracce sudicie dietro di noi. Ognuno di noi.
La quantità di mozziconi di sigarette che si trovano sulla sabbia è inenarrabile, molte molte di più che nel posacenere di una sala pre-parto (anche perché fortunatamente negli ospedali non si fuma più da anni...): liberi dai vestiti, sotto il sole o sotto l'ombrellone, con un libro, un giornale o un sonnellino, i fumatori devono fumare anche lì. Ma soprattutto devono gettare il mozzicone lì, sulla sabbia, col filtro che spunta fuori come una pietra miliare.
La pietra miliare della stronzaggine.
E cosa dire del bicchiere di plastica che ho visto spuntare stasera da sotto uno scoglio?!
Come ci è finito?
Chi ha sollevato lo scoglio per incastrarcelo sotto!?!
Maiali?
Eppure le spiagge sono dotate di contenitori per la spazzatura: ma volete mettere la fatica di alzarsi dal dolce fancazzo e arrivare fin là, facendo quattordici, sedici o venti passi? Ma no, meglio buttare tutto lì, sotto la sabbia che nemmeno si vede. Almeno fino a quando non si alza la brezza e la sabbia disvela il bel sacchetto di plastica, sotterrato appena stamattina.
Il mare, d'estate.
Che bello...
Posso chiedere di quale spiaggia si tratti? Purtroppo si trovano anche cose peggiori...
RispondiElimina@mamma che fatica: beh intanto si tratta di una spiaggia cosiddetta "libera" (odiamo le spiagge irregimentate degli stabilimenti balneari) ma non credevamo che la definizione sottendesse la libertà di fare i maiali. Così è, pare. Il posto è San Benedetto del Tronto ma purtroppo credo sia facile trovare lo stesso malcostume anche altrove...
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