Mi pare di vedere, negli ultimi tempi, bazzicando... ehm... la blogosfera (ooohh, mò l'ho detto), tutto un gran parlare di 'sto web 2.0. E il marketing ora è diventato 2.0 pure quello (che, già non ci bastava il primo?!), il mondo intero è 2.0. Tutto 2.0.
Che vorrà di'?
Tento una interpretazione secondo parametri miei. Avendo a disposizione due pargoli, il problema è l'igiene. Intima. Ecco allora i miei skills.
La donna grande, alla sua veneranda età, qualche volta riesce a fare da sola. Qualche altra no e allora interviene desian: che da quando la profe s'è incriccata (ricordate?), la schiena non la assiste più come dovrebbe e l'esperto è diventato lui. Ma volontariamente, eh.
Premessa. Per comodità di manovra, il luogo va attrezzato così: panchetto di plastica all'altezza giusta (noi abbiamo optato per un oggetto ikea, più che altro perché la profe conosce a memoria tutto il catalogo e quindi era il minimo - se non ci credete, chiamatela al telefono alle tre del mattino e chiedetele a bruciapelo notizie su ivar: sarà in grado di recitarvi senza esitazioni tutte le misure e i prezzi, ivati e non, di ogni singolo componente); sopra al panchetto posizionate del sapone liquido con dispenser: dovendo usare una sola mano (ricordatevi che con l'altra state tenendo il pargolo, se mollate la presa va giù, sul pavimento) sarà l'unico modo per ottenere il prezioso detergente. Sia chiaro, l'asciugamano deve essere a pochi millimetri da lì, se non volete sgocciolare dappertutto.
Torniamo a noi.
L'uomo piccolo è piccolo e qualche difficoltà ce l'ha ancora. Non che si tiri indietro, lui il suo dovere lo fa, seduto sulla tavoletta. Poi, quando ha finito, immancabilmente chiama: "babboooo, ho finito! Mi lavi il culettoooo?". Certo, perché no? Ché tanto se non io, chi?
Solo che lui, l'uomo piccolo, spesso dimentica qualche passaggio. Tu arrivi, sovrappensiero, ti chini per aprire l'acqua. La tecnica è: prima la calda, aspettare che vada in temperatura poi, in base a quanto è calda, miscelare con la fredda. Evitiamo ustioni.
Lo abbranchi, lo metti sotto l'acqua e inizi l'abluzione ma... ops, lui aveva dimenticato proprio quel passaggio, bleah. Vabbè, è di pargolo, è santa.
Insomma, per me, il risultato di 2.0 è quello del bidet...
Non ho ancora capito a favore di chi.
Te lo spiego io, che da quando sono una delle 4 persone da ste parti dotata di bidet, mi è cambiata la vita. In parte aiuta la tecnica che i bambini hanno appreso dalle maestre al nido: si mettono mani a terra e coccige sparato in aria (come dice la mia prof di Pilates) e tu intanto li pulisci bene con la carta. Poi già che stanno lì, vai di detergente (all'uopo, ma per tutto in realtà, noi usiamo i guantini di spugna, che poi butti in lavatrice a 60).
RispondiEliminaDa quando abbiamo il bidet, il piccolo che adra le coccole ai piedi, si fa la sera dei gran pediluvi, poi si acquatta direttamente dentro e sta lì a farsi dei gran semicupi, dicendo che è una cosa bellissima.
Il bidet, grande invenzione.
Sul due zero ad oltranza un annetto fa ho parlato del matrimonio 2.0 su google lo ritrovi, se ti può interessare.
RispondiEliminaho guardato il post sul matrimonio: grande summa (giochino di parole?) del 2.0 globale che stiamo vivendo ma il televisore no, non è meglio... casomai sarebbe meglio tornare a vivere "due" senza punti.
RispondiEliminaEh, neanch'io ho capito 'sta cosa del 2.0....vabbè.
RispondiEliminaNon capisco bene cosa c'entra col bidet. Ma pulisco i culetti da dio, non faccio altro da dieci anni ;))
Io il 2.0 lo allegorizzerei così:
RispondiEliminapartecipazione collettiva e attiva alla cacca della prole.
Ognuno dica la sua, la articoli e la praticizzi.
Insomma, c'è posto per tutti nel 2.0.
E' democrazia pertecipativa.
;-)
Silvia
@LGO hai ragione, è un post un po' criptico. volevo solo mettere in relazione, magari con un pizzico d'ironia, l'entusiasmo per il web 2.0 con... altri entusiasmi più tradizionali...
RispondiElimina@silvia sì in effetti la tua è una bella sintesi ma che succede, confondiamo la democrazia partecipativa con la cacca della prole?!
:-DDD