giovedì 12 novembre 2009

Buzz-liberisti di tutto il mondo...

Premessa sul metodo: è da diverso tempo che ci penso, al marketing, al buzz-marketing, a che comportamento tenere nei confronti di aziende che ti contattano per proporti i loro prodotti o il bannerino o la recensioncina (finora ho sempre detto no...). Poi l'altro giorno ho letto questo post di Wonder, una delle mamme blogger più autorevoli, che leggo sempre soprattutto per la sua grande capacità di comunicare e di farlo con una ironia e una scrittura che mi piacciono moltissimo. E' scattata una molla: mi son tolto dalla testa una serie di riflessioni che avevo fatto e che non mi sembravano adeguate. Semplicemente è accaduto che un punto di vista e un approccio diversi dai miei hanno dato la stura. Allora, "rispondo", mi son detto. Punto di vista e approccio, diversi?
Giudicherà chi legge...
P.s.: i virgolettati sono citazioni letterali dal post di Wonder che ringrazio tanto, sia per quel post che in generale per il suo blog. E so già che mi perdonerà. (Spero).
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Che ci volete fare?
Mi piacciono i giochi di parole, i calembour, il sovvertimento semantico (retaggio del vecchio studente di linguistica, laggiù in fondo?).
E, soprattutto, essendomi ritrovato incapace di raddrizzare la curvatura dello spazio-tempo, non so voi, ho ripiegato su qualcosa di completamente diverso: distorcere in senso giocoso il significato delle parole.
Così, ho sempre pensato che neo-liberismo indicasse una forma del mercato che avesse un qualche difetto, un neo appunto, magari parecchio nascosto (sotto i vestiti, dentro le mutande?). Insomma, un difettuccio che non si vedesse fuori: qualcuno avrebbe potuto notarlo.
Da quando questa ideologia totalitaria su scala globale non ha più avuto ostacoli, il Grande Trattore della Libertà e l'Aratro delle Merci Onnipotenti (ma forse Erich Honecker e Margaret Thatcher insieme avrebbero saputo coniare definizioni migliori... Ci accontentiamo) hanno potuto allegramente dissodare milioni di ettari di coscienze.
Perché le coscienze ben dissodate sono molto più morbide e accoglienti. E io, in particolare, sono tanto contento di essermi liberato (puramente dissodato) di tanti vecchi pensieri che mi inibivano, che mi facevano riflettere inutilmente sulle cose agitando un nefando malefico spauracchio: lo spirito critico.
Giammai!

Perché guai ad essere "una marchettara. Cioè, potrei diventarlo ma solo per cifre che voi non potete permettervi" e siccome "Se ne parla e se ne discute tanto, i puristi s'indignano e si mettono di traverso, ne fanno una sorta d'orgoglio. A cosa serve borbottare anatemi sul buzz, se basta dire NO GRAZIE?".
Infatti, noi buzz-blogger orgogliosi diciamo e, siccome quelle cifre non ve le potete permettere, ve lo diciamo GRATIS. Vogliateci bene, sempre.
Ora mi raccomando: ricordatevi di mandarci un paio di pacchi di pasta e... sì, anche gli odori per il brodo che oggi pomeriggio il super è chiuso per turno. Ah, poi: non dimenticatevi un cadeau per il pupo, anzi i pupi son due, che qui siamo tutti liberi, non farete distinzioni spocchiose, vero?

- Abbiamo il dvd coll'ultimo cartone appena uscito al cine, glielo mandiamo?.
- Cine?... No, non importa, grazie lo stesso.
- Ma come no?!... Guardi che è gratis!
- No, non mi serve. Se mi servisse preferirei comprarlo, così magari scelgo quello che più mi piace. Se non vi dà noia.
- Mah, faccia come crede. Addio.
Vedete com'è obsoleta questa interazione? Loro, le buone aziende, elargiscono e i puristi (vecchie bestie in via d'estinzione, vivaddio!) rispondevano picche. Si mettevano di traverso, cattivelli.
Ma magari è solo l'Aratro che non li ha dissodati bene.
Rispondete no, cari puristi, e poi le aziende scompaiono. Si rivolgono altrove, mica hanno tempo da perdere. E voi avete perso l'occasione, libera e sacrosanta, di dire la vostra sull'ultimo modello di pannolino avvolgente-testa-piedi o sul miracoloso ritrovato per perdere le smagliature mantenendo la ciccia: ma non capite?, vi permette di evitare una pallosissima dieta! Che poi avreste dovuto fare e recensire, liberi.
E che dire dei biscotti della famiglia bianca che vive in un mondo tanto bianco che più bianco non si può? Perché fargli mancare il nostro conforto? Loro, là dentro, son disperati, si strappano i capelli domandandosi dove hanno sbagliato se quei buzzurri, quelli fuori, acquistano biscotti che costano un terzo della metà d'un quarto. E sono buoni uguale (a volte meglio, provare per credere...).
Migliorare i prodotti migliora la vita, altro che palle!

Un mio amico, l'altro giorno, mi ha steso con una battuta che non mi aspettavo. Lui dice che noi neo-consumatori di questo nuovo tempo dissodato quando si tratta di far arricchire chi ci vende qualcosa non badiamo a spese. Ma lui, lo so per certo, non è un moderno blogger come noi. E anzi sarà pure un purista, vecchio e rugginoso. Gli ho tolto il saluto e per quanto riguarda la mia amicizia gli ho detto che mando un corriere a portarla via. Mi ha guardato esterrefatto. Purista imbelle.

Insomma, io mi sono lasciato dissodare e ne sono talmente soddisfatto che non eserciterò nemmeno il diritto di recesso: la mia nuova coscienza mi piace così. Me la tengo (oddio, in realtà la venderei al miglior offerente ma per ora nessuno ha offerto niente).
Così, possiamo ridere alle spalle di quei vecchi e obsoleti puristi e possiamo dispiegare tutto il potere delle nostre coscienze finalmente libere da orpelli e dichiarare soddisfatti che la nostra neo-rivoluzione è partita. Siamo in marcia per il buzz!

Ommadonna, avrò mica detto neo?!

11 commenti:

  1. Avevo letto il post di Wonder ma non avevo trovato il tempo di commentare. Confesso che le aziende che mi contattano non mi disturbano. Infatti basta dire no. E io no dico. Ecco, sono purista fino al midollo. Sono una di quelle che pensa che non si possa commercializzare sempre tutto. Qualche spazio, soprattutto se personale, lo si può lasciare fuori dal mercato. Purista per scelta, certo, ma tollerante con chi fa scelte diverse. Infatti non è che quando vado a leggere un blog decido di leggerlo o meno a seconda del buzz. Insomma, neanche ci faccio caso.
    Il mio blog però lo voglio come la BBC, senza pubblicità ;-)

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  2. ok ti seguo (non sempre, non tutto quello che scrivi è facile eh), ma ti seguo.
    domanda.
    (ma prima dimentica il buzz. è obsoleto, non funziona. facciamo finta per un attimo che non esiste, e infatti a casa tua non esiste).
    ma a casa tua c'è qualcosa che tu ami. c'è un oggetto che rappresenta per te ricordi ed emozioni. un orologio, quello di tuo padre? una penna, quella con cui hai firmato il giorno della laurea? no, ecco: la bicicletta, QUELLA bicicletta. tu me lo racconti, è la tua vita. e siccome me lo racconti, io ora lo so, e ti conosco e ti stimo.
    il mastro biciclettaio che ultimamente non riesce più a venderle vuole sapere da me cosa renderebbe più felici i bambini in sella ad una bicicletta. IO gli dico guarda non lo so, ma forse ho una persona con cui potresti parlare.
    Non mi dispiace, questa cosa, anzi mi fa impazzire. ma tu sei diverso da me e resteresti sempre libero di dire di no.

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  3. ah scusa. aggiungo (anche se non ce n'è bisogno) non mi prendere troppo alla lettera, che non è detto debba andare proprio così. ci sono mille "oppure.." e mille idee. sempre da non prendere alla lettera, solo come spunto.
    per esempio, l'agenzia che deve produrre la prossima pubblicità della bicicletta, sceglie la tua storia tra 250 e ci gira il film, e ti ringrazia con un compenso in soldini o in natura;)
    oppure...
    il prossimo modello te lo manda in prova prima di lanciarlo, perchè ci tiene a sapere cosa ne pensi.
    oppure...
    ti chiede cosa significa per te fare una bicicletta ancora più ecologica, e tu gli dici che vorresti sapere cosa c'è nella vernice.
    oppure...

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  4. io ho risposto sul blog, troppe cose da dire per scocciare in casa altrui ;))

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  5. mai dire neo, perchè quando si "parla" di rivoluzione vuol dire che è già cosa vecchia!

    certo bisognerebbe avere sempre un forcone sottomano ormai ! Passerà un corriere a portarmelo ?

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  6. @rape': il mercato ci ha invaso, tanto che ci costringe, anche in negativo, a parlarne. Resistere ci permette di liberare tempo per parlare di vita... e senza pubblicità!!!

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  7. @flavia: ma certo che capisco qual è il senso: fin lì, anche senza sapere nulla di marketing, ci arrivo da solo ;-))
    Il mio discorso fa riferimento a uno stile di vita che tenga al centro altre cose, altri pensieri, altre energie per altri progetti. Però so, per averti visto "in azione", quanta forza e quanta preparazione e quanta capacità metti nelle cose che fai, che sono il tuo mondo e il tuo ambito specifico. Tanto mi basta per ammirare quel che fai. Anche se non sempre tocca le mie corde! E se sono poco presente e se "quella" rubrica non è mai partita davvero è anche colpa mia e di un periodo di iperlavoro e tanta fatica. Ciao

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  8. @piattini: beh, noi ci siam già sentiti da te...

    @giardigno: infatti chi ne sa molto più di me dice che il buzz-marketing è già cosa vecchia e superata... proprio come la rivoluzione! Per il forcone va bene la cooperativa di Legnaia, praticamente a km zero, almeno per noi della zona!!! :-)

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  9. Partirà quando ci sentiremo pronti e scatterà qualcosa :)
    e grazie delle belle cose che mi dici. ognuno può mettere a servizio di un buono scopo le proprie competenze..

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  10. A me essendo giornalista, quelli del marketing sono sempre stati antipatici, così a pelle. E' la stessa relazione che si instaura fra il gatto e il topo. Una cosa di Dna, anche perchè la lotta sullo scrivere "marchette" sulla carta stampata esiste da sempre.

    Adoro l'inglese ma l'inglesismi dei markettari mi fanno vomitare. Poi le marchette si sono sempre fatte non le hanno inventate quelli del buzz. Ho messo aggratis, per un po', un banner di Naturasi sul mio blog perchè faccio la spesa lì e mi sembra che non siano dei ladri.

    Quello che mi irrita è che a volte i blogger, le mamme in particolare, vengono trattate da povere idiote dalle agenzie pubblicitarie che ci tentano. Secondo me dovrebbero migliorare un po' la loro strategia comunicativa. Poi i blogger possono decidere di fare quello che vogliono, naturalmente comunicando che stanno facendo pubblicità non pretendendo che sia un consiglio da amico.

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  11. @extra: ti capisco alla perfezione, a maggior ragione quando dici degli inglesismi ad ogni costo: oggi sembriamo invasati. Tra l'altro in italiano abbiamo proprio il bellissimo fare "marchette" che dovrebbe avere la stessa radice e che spiega molte cose, più di tanti trattati, sul marketing appunto.
    E comunque non temere: trattano da poveri idioti anche i babbi, non solo le mamme: il consumatore va blandito, deve comprare non pensare, men che meno scegliere quindi loro "offrono"... Ciao!

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