domenica 1 novembre 2009

Partecipazione

Non mi sono particolarmente infervorato per le primarie del Partito Democratico.
Tanto che ho votato il candidato meno peggio.
E questo, come era ovvio, è arrivato ultimo.

Però bisogna riconoscere che l'invenzione in sé è interessante: rispecchia i tempi in cui viviamo e permette ai consumatori della politica di scegliere con consapevolezza il prodotto più confacente.
Insomma, un fantastico esercizio di consumo critico.

Soltanto una cosa ha offuscato il gran successo della consultazione: le lunghe code che hanno funestato i seggi aperti sul territorio.
Il neo-segretario, uomo che conosce molto bene il mondo delle cooperative, ha già pensato a come risolvere il problema. Per la prossima volta.


(fonte per la foto: http://www.gdoweek.it/articoli/0,1254,44_ART_165,00.html?lw=44%3BCHL)

4 commenti:

  1. ma qusto che vuol dire, che dobbiamo avere il codice a barre?

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  2. @piattins: codice a barre noi e codice a barre anche il prodotto... ehm, volevo dire: il "candidato" (e della "data di scadenza" cosa diresti?!)...

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  3. ma sono state vere primarie ? Bersani sarà il candidato premier ?

    Ho scritto qualcosa anch'io su bersani ...

    anch'io ho votato marino (sigh)

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  4. @giardigno: Bersani for "Premiership" non lo so, ma ci sarebbe tanto da dire (e tanto da fare): può la politica dirsi così poco importante da essere lasciata nelle mani dei professionisti della medesima?! E noi citoyens?! Che possiamo fare? I consumatori? O...

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