Non mi sono particolarmente infervorato per le primarie del Partito Democratico.
Tanto che ho votato il candidato meno peggio.
E questo, come era ovvio, è arrivato ultimo.
Però bisogna riconoscere che l'invenzione in sé è interessante: rispecchia i tempi in cui viviamo e permette ai consumatori della politica di scegliere con consapevolezza il prodotto più confacente.
Insomma, un fantastico esercizio di consumo critico.
Soltanto una cosa ha offuscato il gran successo della consultazione: le lunghe code che hanno funestato i seggi aperti sul territorio.
Il neo-segretario, uomo che conosce molto bene il mondo delle cooperative, ha già pensato a come risolvere il problema. Per la prossima volta.
(fonte per la foto: http://www.gdoweek.it/articoli/0,1254,44_ART_165,00.html?lw=44%3BCHL)
ma qusto che vuol dire, che dobbiamo avere il codice a barre?
RispondiElimina@piattins: codice a barre noi e codice a barre anche il prodotto... ehm, volevo dire: il "candidato" (e della "data di scadenza" cosa diresti?!)...
RispondiEliminama sono state vere primarie ? Bersani sarà il candidato premier ?
RispondiEliminaHo scritto qualcosa anch'io su bersani ...
anch'io ho votato marino (sigh)
@giardigno: Bersani for "Premiership" non lo so, ma ci sarebbe tanto da dire (e tanto da fare): può la politica dirsi così poco importante da essere lasciata nelle mani dei professionisti della medesima?! E noi citoyens?! Che possiamo fare? I consumatori? O...
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