venerdì 9 gennaio 2009

Esercizio

Un esercizio di visualizzazione profonda. Nessun patema, proviamo a farlo insieme.
Rilassatevi.
Riuscite a vedere quell’unto-grasso-nero che si forma in fondo alla padella, sì proprio sul teflon, quando cucinate le vostre splendide scaloppine? Bene. Davvero avete presente come, se ci immergete un dito, esso sprofondi dentro quel polimero e non venga più via?
Immaginate adesso i danni che tale sguntezza riesca a produrre, una volta introdotta, per via orale/masticatoria, dentro un corpo vivente. E pensiamo ad un adulto, il cui fegato abbia comunque avuto in vita sua esperienze un po’ più forti di una sbronza di succo di frutta o di una indigestione di riso in bianco.
Ora respirate profondamente cercando, nel vostro, il respiro dell’universo. Non lo trovate, eh?!
Ecco allora pensate a me, e al mio povero cuoricino, laggiù in fondo, quando vedo la donna grande tuffarsi dritta dritta dentro quella padella e, cum gaudium magnum, agguantato il primo tozzo di pane che le capiti a tiro, mettersi a ripulire il medesimo teflon con una passione e una precisione a dir poco scientifica…
Se la vedeste davvero, nella visualizzazione profonda di cui sopra, non potreste far a meno di notare il suo sguardo estatico, la lingua che lecca le labbra, il pane immerso e poi tirato su sgocciolante (si fa per dire, il polimero è praticamente un unico agglomerato), la masticazione languida e gioiosa. E poi ci torna, ancora e ancora. “Babbo mi tagli un’altra fettina di pane?”.

Fettina, la chiama lei…

Ma come fa?!?!, amore del babbo.

Ho già mal di fegato. Io.


P.s.: se avete avuto maldifegato anche voi la visualizzazione è riuscita. Altrimenti esercitatevi meglio, principianti!

5 commenti:

  1. Sono una teorica della "scarpetta": uno dei piaceri della vita. Il rimedio per evitare tale rovinosa consuetudine? Non approntare intingoli e cucinare con pochissimi condimenti. Ma che tristezza! Un bacio di profonda solidarietà e simpatia alla donna grande.

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  2. In effetti essendo anch'io padre di cotanta figlia, la scarpetta gliela lascio fare volentieri e con tanto divertimento, come vedi!
    ciao

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  3. ma hai letto anche tu quegli articoli intimidatori su cosa rimane nel nostro intestino dopo aver mangiato polimeri? se i leggi butti via le padelle e anche le scaloppine...

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  4. passami il pane e la padella, và, che tua figlia sa quali sono i veri piaceri della vita.

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  5. @piattini: no, no, io sono con la donna grande!!! pane e polimeri, finché ci regge il fisico (più il suo che il mio, certo) :-)
    @mammamsterdam: eh sì, facciamoci onore coi piaceri. Ma poi non ti ho mandato più notizie dei carnevali marchigiani: ti importa sempre? Che devo fa'?

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