E fin qui, niente di eccezionale, cose che càpitano: chi ci legge da lontano, senza fare nomi, stia tranquillo, è tutto a posto. Quel che si dice, una bischerata. Adesso, perché fino a ieri sera non sapevamo neanche di averla, 'sta frattura.
E' andata così.
Venerdì 18 settembre (no, non ho sbagliato data, era proprio il 18 di settembre...), ai giardini, l'uomo piccolo cade dallo scivolo. Batte forte il polso. Comincia a piangere disperato per il dolore e il pomeriggio finisce gramo.
Eppure il braccio non gonfia, non illividisce, nulla fa pensare a qualcosa di serio.
Nei giorni successivi si va in altalena: un po' gli fa male, dice, un po' no. Usa la mano, sembra in maniera regolare.
Ci diciamo che forse è stata solo una botta.
Passerà.
Intermezzo. Di solito siamo genitori piuttosto "ansiosi" con la salute dei pargoli, stavolta è il tripudio della nonchalance. Tanto più che, a un certo punto, l'uomo piccolo dichiara che va meglio. Non gli fa quasi più male.
Passano altri giorni però le cose non sembrano proprio a posto: "mi fa un po' male, ma poco". Scatta il piano B: sentiamo il pediatra. Beh, forse sì, solo per scrupolo ma magari è meglio farla una radiografia, è il responso. Così arriviamo a ieri pomeriggio, 7 ottobre. Dalla caduta son passati la bellezza di 19 giorni!!!
Se leggete sul giornale di due genitori che hanno tenuto il loro pargolo col braccio rotto senza far nulla per tutto quel tempo, beh tranquilli: siamo noi...
Il radiologo aggeggia, predispone, fa un paio di scatti. Poi si piazza davanti al monitor, dà uno sguardo, storce mezzo labbro (ah!, la privacy: non ti dicono nulla neanche se sei tu lì, di fronte, in carne ed ossa).
"Rifarei un'altra lastra, per vedere meglio una cosa".
"Ok, eccoci pronti, uomo piccolo rimettiti in posa".
Flash!
Il tecnico torna nel suo gabbiotto ed esce, imperturbabile: "vi stampo subito le lastre poi tornate di là e vi fate fare il referto".
Tombola! Anche il babbo più nonchalante dell'universo-mondo mangerebbe la foglia: qui c'è qualcosa che non va.
Frattura?
Frattura.
Però solo a legno verde che sarebbe questa (secondo una schematica definizione trovata su uno dei siti dell'Università di Firenze):
-fratture a legno verde: tipiche delle ossa giovanili che essendo molto elastiche non si rompono in due capi netti ma subiscono uno sfibramento.
In parole povere: una rottura non completa e non scomposta. L'osso rimane praticamente al suo posto, solo sfogliato, come un rametto verde appunto. Sentiamo il pediatra al telefono che ci rassicura: il referto parla già di "fase di parziale consolidazione" (e lo credo, dopo 19 giorni, genitori degeneri!) per cui non c'è fretta, al pronto soccorso si può andare domani.
Ed eccoci all'epilogo.
Stamattina profe e uomo piccolo (ché desian era atteso fuori città per lavoro) si recano al Meyer. Reparto, manco a dirlo, ortopedia.
E accade l'inverosimile.
Perché sarà che in questo periodo l'uomo piccolo ha qualche debolezza d'udito (andiamo di otovent due volte al giorno e più volte per narice), sarà che era un po' spaventato e la sua testolina deve aver fatto qualche strana elaborazione. Quando la dottoressa dice che gli avrebbe messo un tutore, chissà cosa accidenti avrà capito.
Insomma, Signore e Signori, ecco a voi...
- rullo di tamburi -
...il tutorio Vittorio.
Che sarebbe lui.
Ho letto con il fiato sospeso fino all'ultima riga.
RispondiEliminaFelice che non sia niente di grave ma che tenerezza vedere quel braccino avvolto nel "tutorio". Però Vittorio è un bel nome, chi l'ha scelto? :)
@mammagiramondo: il tutorio Vittorio è il parto distorto della sua "confusione" mentale, povero uomo piccolo... Però è fiero del suo tutorio: ha ricominciato a sbattere il braccio qua e là: ci dobbiamo preoccupa'?!
RispondiEliminaNo.
Si dia inizio al dibattito! ;-)
Io intorno a 5 anni ho rotto un mignolino della mano... che paura quando me l'hanno tirato prima di ingessarlo!!! Altro che legno verde... buona guarigione, uomo piccolo!
RispondiEliminaDa figlia di radiologo, ho sentito parlare spesso delle fratture a legno verde... una volta si diceva "I bambini sono fatti di gomma" e basta.
RispondiEliminaOggi ben venga l'aiuto di Vittorio il tutorio.
Tanti auguri all'uomo piccolo!
Ego te absolvo (o sarebbe "tibi"? accidenti anni di studio buttati!).
RispondiEliminaE' capitato anche ai miei ansiosissimi genitori quando io avevo intorno ai 4 anni: avevo ulna e radio rotte e se ne sono accorti solo dopo una settimana. In realtà non avevo questo gran dolore, e la mia era anche una frattura vera, non scomposta, ma non a legno verde.
Il Sorcetto invece è riuscito a procrastinare con successo fino alla soglia dei sei anni il momento della sua prima frattura: per ora, inspiegabilmente, ancora nulla. Solo una sublussazione del gomito, ematomi, un dente auto-devitalizzato, qualche distorsione...
Povero Uomo Piccolo (digli che anche io condivido con lui lo stesso tutore :-D).
RispondiEliminaDai noi, fino ad oggi (fortunatamente), ancora nessuna frattura, nonostante i molteplici tentativi. Anche se nei nostri registri possiamo fieramente elencare:
1.) micro trauma cranico a 8 mesi dopo un tuffo carpiato con doppio avvitamento(dovuto all'euforia di gattonaggio di Scritch che si è fiondato a velocità supersonica non riuscendo a fermarsi prima della fine del letto),
2.) contusione all'anca destra a 11 mesi dopo molteplici capriole, debitamente in dietro, lungo la scala di uno scivolo di 2 metri che l'hanno riportato al gattonaggio forzato per 2 settimane
3.) contusione alla spalla sinistra a 5 anni per scontro violento con un palo segnaletico che non ne voleva proprio sapere di spostarsi dalla traiettoria ciclistica di Scritch.
Poi mille altre situazioni in cui davvero non comprendo come abbia fatto ad uscirne illeso (o quasi). Diciamo che all'ospedale abbiamo passato un periodo abbastanza prolungato in cui siamo diventati praticametne soci onorari. Speriamo di non riprendere lo stesso andazzo.
Auguri all'Uomo Piccolo....!!
Desian, capita ai genitori di non capire subito, è successo anche ai miei quando ero piccola. A 3 anni mi cade un'anta sul mignolo destro. Piango e mia madre mi tacita con un gianduiotto. Dopo due settimane il ditino è grosso così. Mia zia decide di portarmi al Pornto Soccorso. Rotto e non si può fare niente. Ancora oggi ho una salsiccina al posto del mignolo. Mi serve da promemoria con i miei figli!
RispondiElimina@anna b: ecco, proprio questo è il mio terrore nei confronti degli ossi rotti: che siano talmente rotti da dover essere tirati, girati, ricomposti. L'uomo piccolo è stato fortunato: tutto "semplice" e lineare. Grazie degli auguri!
RispondiElimina@mamma in 3D: il tutorio Vittorio, nella fantasia linguistica dell'uomo piccolo, è un'invenzione che ieri sera ci ha fatto ridere sonoramente... E grazie anche a te degli auguri. :-)
@silvia gc: sono subdole queste fratture a legno verde: insomma davvero non si vedeva nulla sul braccino per cui, per una volta, non abbiamo dato ascolto all'ansia. E ora la frattura è quasi saldata. La prossima volta staremo più attenti: ma NON ci deve necessariamente essere una prossima volta, vero!?
RispondiElimina@daddy: grazie degli auguri, ma anche tu sei malconcio, se ho capito bene?! Quindi auguri anche a te? Ciao!
RispondiElimina@M di MS: noi neanche il gianduiotto. Carogne... :-)
Ma no, non ti terrorizzare... il mese di gesso mi era sembrato infinito ma ho anche potuto fare la star "voi non sapete cosa mi è successo..." con le amichette!
RispondiEliminaLa verità è che ho avuto tutti ai miei piedi per un po' e poi son tornata come nuova!
Insomma: meglio se non capita ma se capita non c'è troppo da preoccuparsi! ;-)
oh povero !
RispondiEliminasiete proprio degli incoscienti !!
ma conosco qualcuno peggio di voi e siamo io e il Capo, che questa estate ci siamo portati a spasso per l'italia una figlia con un dito del piede rotto.
le lastre le abbiamo fatte più o meno ottanta giorni dopo il fatto, quando il soprosso era così evidente da preoccuparci assai !
frattura scomposta ma ormai intrattabile.
la pediatra ci ha detto che tanto il mignolino non è un dito che collabora al passo, quindi ci siamo velocemente scrollati di dosso il senso di colpa !!
bravo al vostro ometto coraggioso !!
@anna b: star gessata, star fortunata!
RispondiElimina@lasimo: incoscienti e senza senso di colpa: un mix fantastico! E' andata così...
consolati, anche i miei ci hanno messo 5 giorni per portarmi all'ospedale, e io non riuscivo a muoverlo il braccio perchè mi faceva un male cane (anche se non era gonfio!) Mamma per distrarmi mi portò a vedere la fabbrica della Perugina (ci andava per lavoro con un compratore americano e viaggimmo su una lussuosissima Citroen di quelle che si alzavano e abbassavano - con autista!). Eventualmente papà si decise a portarmi all'ospedale dove mi internarono subito perchè non solo il gomito era rotto ma un osso era anche fuori posto. Povero papà che non sapeva come fare con la mamma in viaggio, sembrava dovessero operare ma poi dopo un paio di dolorossissimi strattoni il fuoriposto è rientrato e mi sono puppata il gesso per 40 gg (per poi cascarci di nuovo appena tolto e farmene altri 40 ;-() Per lo meno uomo piccolo ha un tutore che può togliere!
RispondiElimina@ignominia: in effetti con questo post ho scoperto tutto un piccolo mondo di genitori "distratti" per cui ci siamo un po' consolati. Ma in effetti una frattura senza gonfiore o comunque senza segni esterni di qualcosa che non va, non è facile da capire perché il dolore dell'uomo piccolo (ormai s'è capito, anche da altri episodi precedenti, che ha un'alta soglia di resistenza al dolore) non è mai stato così insopportabile da metterci in allarme: abbiamo pensato ad una forte contusione. Insomma, per fortuna poi tutto si sta risolvendo senza danni.
RispondiEliminaauguri Uomo Piccolo, ma non ne approfittare !
RispondiElimina@giardigno: se fosse per lui l'avrebbe già fatto: 'sto braccio batte dove il dente duole. Ovunque!
RispondiEliminaQuindi anche Emma quando è caduta da cavallo "un po' mi fa male, un po' no", 3 settimane di gesso mobile, era una frattura, a legno verde. Grazie per averlo spiegato. spero che adesso uomo piccolo stia meglio!
RispondiElimina@extramamma: uomo piccolo è fiero del suo tutorio Vittorio ma nel frattempo ha imparato la parola e lo chiama "semplicemente" tutore: abbiamo perso un fantastico neologismo. Sì, sta bene!!! :-)
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