In questi giorni sto leggendo Foucault. Sarà per questo che sciaguattano tra i lobi cerebrali ardite riflessioni.
Quando vogliamo che facciano le cose come devono (o come vogliamo che siano fatte) e continuiamo a redarguirli se non ubbidiscono.
Quando li costringiamo alla estenuante noiosissima piscina - ma la donna grande si è sciolta ed ha finalmente dichiarato "a natale tiro giù il bandone".
Quando subiscono una lavata di capo epocale solo perché han fatto volare un paio di forbici giù dalla finestra della scuola (e per poco non colpivano un babbo che si è giustamente infuriato come un cammello).
Quando gli neghiamo le patatine alle quali puntavano ormai da giorni solo perché "tra poco si va a tavola e ti rovini l'appetito".
Quando non possono fare qualcosa perché è pericoloso. Pericoloso per chi?
Quando finiscono nell'angolino a pensare perché hanno fatto quello che non dovevano.
Sorvegliare e punire.
Ma la famiglia, sarà mica un'istituzione totale?!
ma noooo non esageriamo! E' solo che la famiglia non e' una democrazia, punto ;-P
RispondiElimina@supermambanana: ma questo vuol dire che la democrazia non è necessaria per vivere assieme oppure che in una famiglia non basterebbe nemmeno la democrazia?!
RispondiEliminae se estremizziamo ancora ? la famiglia sarà mica come diceva sartre ?
RispondiElimina(un inferno)
fai bene a scrivere ...
ciao
la famiglia non sarà un contenitore di esperienza flessibile e mobile di figlio in figlio, di tempo in tempo ... e di situazione in situazione ??
RispondiEliminail lancio delle forbici è un pò pericoloso in effetti...
se un pupo cammina sul cornicione missà che limiterò pesantemente la sua libertà e autonomia, se deve imparare alcune regole di convivenza civile pure ... se su altro sarò flessibile magari sarà poi un adulto civile ma anche un pò libero ...
Ohibò! noi è tutto il mese che dibattiamo su queste questioni... post di oggi compreso, più o meno. Ovviamente senza trovare una risposta... ma questo era ovvio...
RispondiEliminaCito ciò che scrivono miei formatori .. in un testo sulla formazione ...
RispondiElimina"come mio padre sia riuscito ad insegnarmi quello che voleva insegnarmi, anche se io non volevo. Oppure, come sia riuscito ad insegnarmi quello che non voleva insegnarmi. O anche come sia riuscito ad insegnarmi quello che io non pensavo fosse riuscito ad insegnarmi"
devo dire che questo aiuta molto ad uscire dalla dinamica che ci obbiga a giudicare in bene/male ciò che passiamo ai figli, perchè ciò che faremo, per fortuna nostra e loro sarà molto rielaborato .... e sarà anche molto diverso dalle nostre a volte pretenziose (almeno le mie) aspettative
Diciamo che la famiglia è una democrazia ove sono presenti minori (e dunque non aventi diritto al voto). Sono pertanto i maggiorenni che leggiferano e si occupano della tutela dell'ordine e della salvaguardia dei minori. Se la mettiamo così possiamo sentirci più a nostro agio piuttosto che definirla un regime totalitario ;-)
RispondiEliminadesian, posso concentrarmi su un problema specifico? lo faccio perche' mi pare che sono tre posts che lo nomini. La piscina. Chiaramente ti ha colpito molto questo coming out. Non vorrai mica fare la mamma (senza offesa) e mandarti male per questa cosa, VERO? Da come la vedo io (e cosi' mi sto regolando per i miei) nuotare e' uno skill importante in generale, uno di quelli che ti puo' salvare la vita per intenderci, non e' soltanto per passare una bella estate al mare. Lei ha imparato, e questo cio' che conta. Ha un'opzione in piu' nella vita. Ora si e' stancata, non lo trova divertente, vuole smettere. Benissimo. Doveva dirtelo prima? Forse, ma non e' poi troppo una tragedia, o no?
RispondiEliminaIntanto: grazie a tutti, bellissimi commenti!
RispondiElimina@giardigno: grazie, mi conforti! ;-)
@monica: tocchi un argomento che mi "agita" molto, la LIBERTA', nell'ondivagare tra regole e flessibilità. E anche la "pretenziosità" di ciò che chiediamo loro mi spiazza sempre. In fondo, però, sposo senza riserve il tuo virgolettato, soprattutto "O anche come sia riuscito ad insegnarmi quello che io non pensavo fosse riuscito ad insegnarmi". Non so quale sia la ricetta o, meglio, credo che la ricetta si faccia giorno dopo giorno, cucinando.
@silvia gc: come dicevo sopra: la risposta è forse farsi le domande? Buon punto di partenza, per me. ot: non ho dimenticato il blogstorming, è che in questi giorni ne sto facendo duemila!!! :-)
RispondiElimina@rape': le dinamiche dei non aventi diritto di voto sono sempre interessanti, soprattutto quando mettono in discussione il loro stesso status di non-aventi...
@supermambanana: hai ragione, l'ho fatta troppo lunga co' 'sta piscina. Non lo faccio più, giurin giurello! :-PPP
RispondiEliminaVado controcorrente se faccio outing e dichiaro apertamente che bisognerebbe vietare a tutti i bambini del mondo di buttare le forbici dalla finestra e mangiare le patatine prima di cena?
RispondiEliminaciao ti ho premiato con un "francobollo" sul mio blog (post del 22 ottobre).
RispondiEliminati leggo sempre anche se intervengo poco, ma mi piace tantissimo il tuo blog!
ciao!
Sbaglio se penso che il tuo dubbio di fondo (come il mio del resto) è: ma non è che noi genitori rompiamo troppo le scatole?
RispondiEliminaEsempio: se ti dico di non buttare le forbici giù dalla finestra è ovvio che ti sto obbligando ad una regola di convivenza civile minima. Però una merendina in più fuori pasto, un salto sul divano nuovo, una corsa tutto sudato...sono cose su cui noi grandi dobbiamo intestardirci? Non è che dobbiamo lasciar correre fingendo l'indifferenza che in realtà non abbiamo? Secondo me su certe cose si può lasciare un po' andare, altrimenti si finisce come quel padre che conosco io che vieta qualsiasi cosa e il figlio non solo è un pazzo con deficit di attenzione, ma non lo considera nè come autorità nè come complice di avventure.
@LGO: l'uomo piccolo ha avuto la sua dose di dieviti assoluti per quanto riguarda forbici, finestre ed altre cosine. Per ora abbiamo ottenuto un musino contrito e parecchie rassicurazioni (da seienne...) sul fatto che eviterà di fare ulteriori birbonate. Strada lunga, l'educazione? ;-)
RispondiElimina@acasadiclara: grazie di tutto, del "francobollo" e degli apprezzamenti. :-)
@m di ms: infatti non mi spaventa lasciare la giusta libertà. A volte ho dubbi su dove comincia la nostra percezione di "libertà" e dove quella di "regola". Sulle forbici dalla finestra, lo dico qui per tutti, siamo rimasti piuttosto "sconvolti" (il lancio ha quasi colpito un babbo che era sotto la finestra, oltre alla gravità del fatto in sé) per cui stiamo "marcando" strette le insegnanti per avere feedback continui su come evolvono i suoi comportamenti in classe. Che, peraltro, ci dicono, sono del tutto "normali". Seguiamo gli sviluppi...
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