sabato 21 febbraio 2009

Mamma

Torna da scuola, oggi, la profe un po' mogia. Sarà mica accaduto qualcosa? No, eh?! Sondo.

- Ciao...
- Umpf...
- Mmmhh.
- No, è che...
(contemporaneamente) - Vuoi che... - Dai sputa il ro...
- Ecco , appunto ti racconto.
- ...Sì?
- Ma no, niente di grave.

Niente?

- Insomma c'è questa ragazzina, no?
- Eh.
- Quella carina, simpatica che però combina un monte di casini. Ti ricordi che prima di natale aveva avuto quel problema (...)?
- Certo, era preoccupata per quella storia (...). E allora?
- No, è che oggi, a ricreazione, a un certo punto mi viene incontro.
- E...?
- Si avvicina, tutta sorridente eh, e mi fa: “Senta profè, la posso chiamare mamma”?

Il mega-ego vacilla. L'autorevolezza istituzionale, invece, crolla.

5 commenti:

  1. accidenti! il mestiere dell'insegnante sono 10 lavori in uno.

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  2. Oh, mamma! Cioè, non volevo invocare la profe, volevo proprio dire mammamia!!
    E' difficile, eh?
    Anzi, a volte è un vero casino...

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  3. @piattina & lgo: sì lo so bene che è complicato e anzi quello dell'insegnante lo reputo uno dei mestieri basilari, in una società. Non mi sembra che la società la pensi invece allo stesso modo......

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  4. Però un po' la invidio la profe: è pesante essere chiamate mamma ma può essere anche una gran soddisfazione, vuole dire che hai fatto breccia, che quella ragazzina pensa che tu sia speciale. Nel bene e nel male.

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  5. @extra pare che non si possa dire ma credo tu abbia proprio ragione...

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