Non sono in ritardo sul mio calendario biologico né su quello gregoriano. E' accaduto ieri mattina ma ne sono uscito appena adesso, da quel sentimento di aver fatto un passo storico:
"Donna grande che ne diresti se io e l'uomo piccolo usciamo per andare a comprare il pane?"
perché lei non batte ciglio
"E?..."
allora neanch'io, perché dovrei?
"e tu che fai? Vieni con noi o resti in casa a fare i compiti?"
sì che qui da noi lo sappiamo del suo carattere-iceberg ma ogni volta la sorpresa non diminuisce
"resto a casa, finisco i compiti", con una voce pacata e piana come se avesse appena detto la normalità più normale del mondo.
Bene, però stavolta le lascio il portoncino chiuso solo con lo scrocco, non a chiave, ché la volta scorsa (eh sì perché il passo storico ha già un antefatto...) l'eccesso di prudenza mi aveva guadagnato un rimbrotto: non si lasciano soli in casa chiusi dall'esterno! Eh.
Le lascio il mio numero di cellulare scritto su un pizzino, nemmeno il fornaio sia ad anni luce di distanza, la saluto, prendo l'uomo piccolo. Usciamo.
"Oh facciamo in fretta, la donna grande è da sola in casa non possiamo farla aspettare troppo"...
...bizza, nemmeno girato l'angolo!
Una geniale, quanto casuale, intuizione scioglie il blocco e ci fa ripartire. Raggiungiamo la nostra meta farinosa, facciamo il pieno di prodotti da forno (vuotando le tasche, ma questo è un altro discorso...), riprendiamo la via di casa.
Lungo la strada l'uomo piccolo riceve un paio di "consigli esistenziali" che commenta guardandomi interrogativo e, finalmente, arriviamo.
Apro il portone, ci precipitiamo su per le scale, apro il portoncino:
"Donna grande, dove sei?"
e, oopps, salta fuori dal soggiorno, giulivissima, cantilenando:
"E' tornata prima la mamma!".
Ah, però. La profe si palesa, fumina, "se la lasci da sola, glielo devi spiegare che non deve rispondere al citofono né aprire, che se c'è qualche malintenzionato... Con solo lo scrocco!!! E' pericolosissimo".
Avevo lasciato solo lo scrocco, memore della volta precedente...
Tornando, ho detto ai piccoli: suonate alla porta, e fate uno scherzo a L, ditele che è il lupo o il gatto mammone. Suonano il campanello e lei apre di corsa. "Ma come? Ti lascio a casa da sola, ti dico di non aprire e tu neanche chiedi chi è, ti precipiti e spalanchi la porta?"."Ma mamma, si sentivano le loro voci dal piano terra!". Per questa volta, è finita lì...
RispondiEliminaCos'è lo scrocco? per quelli che non sono di Firenze? :-)
RispondiEliminaPosso intuirlo, ma vorrei una certezza...
@lgo vabbene, ma quando la smetterete voi mamme di vedere pericoli dappertutto, fin dentro la porta di casa ?! ;-))
RispondiElimina@extra SCROCCO: s. m. [pl. -chi] scatto; rumore di uno scatto | coltello a scrocco, a serramanico | serratura a scrocco, in cui la serratura scatta mediante una semplice spinta, senza uso della chiave.
Era giusta la tua intuizione, vero? :-)