venerdì 6 febbraio 2009

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Se il problema fossero le "gite", e resterà comunque il problema, sarebbe il meno.
In realtà la controriforma della scuola Tremonti/Brunetta (dal nome di chi l’ha pensata e la dirige) sarà devastante. E magari non ce ne accorgeremo subito, al prossimo anno scolastico, perché minando alle basi un intero sistema, è costretta a sottrarre le risorse un po’ alla volta: non può rischiare di togliere tutto subito, si causerebbe un collasso vero e totale.
Perché la visione della scuola che lorsignori hanno (completamente sottostante a ragioni di tagli finanziari) è una visione di retroguardia che causerà la fine di una idea: quella scritta nella Costituzione Repubblicana in cui la scuola era il mezzo, uguale per tutti, per elevarsi socialmente; attraverso la scuola i Padri Costituenti vedevano il sistema democratico egualitario per cui ogni cittadino ha in partenza le stesse possibilità del suo vicino di casa (o di banco, se volete). La società italiana appena uscita dalla seconda guerra, e i suoi rappresentanti politici tutti, avevano un’idea di società e di mondo molto più equa e democratica di quella che ci ritroviamo oggi, dopo 70 anni in cui l’idea di cittadinanza invece che crescere su quel terreno, è appassita dentro le sabbie mobili del più becero “furbismo” etico politico e morale.
La controriforma azzera, per decreti successivi, uno dietro l’altro, senza o con pochissima (praticamente una pura parvenza) discussione parlamentare, anni di sperimentazione e di discussioni che portarono alla straordinaria idea della scuola del “tempo pieno”, quel tempo estratto dai ritmi di una società che, dopo essere cresciuta vertiginosamente negli anni ’60, si ritrovava più ricca ma più affannata nei decenni successivi: l’idea di un tempo dei bambini diverso (e per fortuna!) da quello degli adulti era l’intuizione geniale. Il tempo disteso dell’imparare, del recuperare eventuali svantaggi, dell’aspettare chi era restato indietro dava a questi bambini una visione del mondo che credo sia chiara, senza bisogno di specificare.
Oggi, evidentemente, non è più così. O meglio: questi politicanti da strapazzo, distratti dal mero profittino di botteguccia (e con secondi fini tutti privatistici), pensano che non vada più bene, ci impongono di pensare che la scuola è praticamente inutile, e così com’era era soltanto uno spreco. Via, tagliare.
Non mi dilungo qui sulle magnifiche sorti e progressive contenute nel disegno di legge "Aprea" (leggetelo e rabbrividite), magari farò un altro post, ma ci basti sapere che la scuola che ci stanno preparando è sicuramente peggiore di quella che lasciamo e che nasconde, dietro una demagogia distillata purissima (il temibile maestro unico, i voti in decimi, il grembiulino dei nostri bisbisnonni…), i vizi peggiori di questa Italia senza più coscienza civile e senza più la capacità di programmare il futuro. Senza il sogno di entusiasmarsi per le sue cose migliori (e la scuola primaria italiana era tra le migliori del mondo, dati Ocse) ma capace soltanto di egoismo e paura da vendere.
Lunedì cominciano le iscrizioni a questa scuola del futuro (sic!): occhio ai moduli ministeriali, nascondono una bellissima trappola (lo stile, sempre). Le opzioni da scegliere sono 4:
- 24 ore settimanali
- 27 ore settimanali
- 30 ore settimanali (subordinata alla disponibilità di organico della scuola)
- 40 ore settimanali (subordinata alla presenza di servizi e strutture e alla disponibilità di organico).
Al di là dei sofismi su ciò che è subordinato a cosa, il ministero chiede di stilare una “classifica” delle preferenze dei moduli orari indicandole, da 1 a 4, in ordine di preferenza appunto.
Il trucco da baraccone sta proprio in questo: facendo la classifica, invece di barrare una sola scelta, i genitori formalmente e legalmente scelgono in realtà tutto (quindi niente) e non si potranno lamentare in futuro, se non dovessero ricevere quanto messo al primo o secondo posto della classifica stessa.
In questi mesi tanti genitori e coordinamenti sul territorio si sono attivati e hanno lavorato per capire il testo della controriforma e studiare le contromosse: l’Onda (che comprendeva anche università e scuole superiori) ce la ricordiamo tutti, spero!
Ebbene, proprio riguardo la scadenza dei prossimi giorni, le iscrizioni, l’indicazione che è venuta fuori a livello nazionale dai coordinamenti dei genitori è molto semplice: BARRARE SUL MODULO SOLTANTO UNA SCELTA (E UNA SOLTANTO), QUELLA PER LE 40 ORE SETTIMANALI.
Sperando sia chiaro che, almeno per ora, stiamo solo salvando il salvabile.

4 commenti:

  1. il salvabile che salverete ( mi auguro ) è poca cosa rispetto a quello che hai spiegato prima; rispetto all'annientamento dei fondamenti del nostro sistema scolastico e al lavoro immane fatto da chi ci ha lavorato in questi anni.
    nella scuola frequentata da mia figlia il tempo pieno non c'è mai stato, quindi in quel senso per noi cambierà poco, abbiamo un corso pomeridiano per gli studenti stranieri e molte iniziative "non retribuite" legate ad una fitta rete di volontariato.

    io penso che in futuro la collaborazione dei genitori diverrà fondamentale per i presidi, e mi auguro davvero che si riescano a "salvare" molte cose.

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  2. desian, grazie, teniamo sveglie le coscienze e facciamoci forza
    comunque è vero, è l'ideale di scuola degli anni 70 che viene meno, e non è sostituito da nessun altro valore che non sia l'appiattimento intellettuale e culturale del paese.

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  3. in realtà da noi le 40 ore si potranno scegliere solo in quelle strutture dove sono già in atto. E non è detto che verranno riproposte, bisognerà far 2 conti e capire se il plesso scolastico ce la farà. C'era una scuola che funzionava ed era quella elementare, stanno distruggendo pure quella..

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  4. @2gemelle: ti assicuro che nulla osta a chiedere le 40 ore: è espressamente previsto dal modulo ministeriale. Anzi è quello che tutti dovremmo fare: il coordinamento nazionale genitori-insegnanti ha dato proprio questa indicazione. Il nostro comitato genitori a scuola (di cui sono uno dei rappresentanti) ha dato questa indicazione e così faremo tutti: anche noi non abbiamo le 40 ore ed è proprio per quello che le chiederemo!!! Se poi il dirigente della vostra scuola nega un vs diritto di genitori per non avere beghe... beh questo è un altro discorso.
    ciao!

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