mercoledì 24 novembre 2010

Rappresentanza

E' buffo. Essere il rappresentante di classe, voglio dire. Perché uno s'immagina, da fuori, di essere una specie di figura burocratica. Di quelle che fanno da raccordo tra la scuola e i genitori o che si limita, in assenza di problematiche, a raccogliere denaro dai genitori e pagarci tutto quel che c'è da pagare: assicurazione, contributo volontario, cineforum, corso di musica. Assicurati che l'albero di natale venga fatto (prima, almeno, compriamolo...) e preoccupati del regalo alle insegnanti. A proposito: qualcuno ha qualche idea? Mediamente, mai.
Questo status ti permette anche di essere l'unico genitore che ha libero accesso alla classe: se devi parlare con le insegnanti e vuoi evitare il marciapiedi, cosa di meglio se non passare cinque minuti su in classe, prima che inizi la lezione.
Così per i bambini smetti di essere il babbo di una loro compagna di classe e diventi quello che ogni tanto, la mattina, compare sull'uscio. E ti guardano ormai come una presenza certa. Ti salutano come uno di loro, qualcuno addirittura viene lì e ti ciancica tutto: "oh, tu sì che sei caldo". Dev'essere l'inverno.
Ti sorprendi persino quando, in attesa che arrivi la maestra e due di loro fanno finta (finta?) di fare a botte, li intercetti: "fermatevi tutti e due, smettetela e mettetevi seduti. Forza!".
Oh, ti ubbidiscono. Quello che non ti riesce coi tuoi, a casa, qui magicamente accade come nulla fosse. Il potere dell'istituzione scolastica trasuda dai muri, evidentemente.
E io me lo godo, quel "potere". Ma come un dono.

9 commenti:

  1. questo tuo post, caro desian, conferma quello che io chiamo make-believe, la collega di snape impostazione quantistica e i pessimisti profezia auto-avverantesi, cioè il fatto che alcune volte se sogni e speri intensamente, il sogno realtà diverrà... perché leggere del "potere delle istituzioni scolastiche" in questi giorni, mi consola di tutta la battaglia contro Medusa che dovrò fare. come sempre quasi da sola. come sempre con intorno piùcheretti scintillanti nella loro ipocrisia e presunzione... grazie!

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  2. quest'anno sono rappresentantessa anch'io, al liceo della Grande.
    mi sono offerta, sospinta dal brusio degli altri genitori "...noi lavoriaaaaamoooo... non abbiamo teeempoooo..."
    il mio collega è un padre, tra l'altro docente universitario, che mi ha sbalordito con le sue posizioni da "sindacalista", poverini-i-nostri-bambini-cattivi-i-professori.
    sarà un anno interessante!
    ciao ciao

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  3. regalo per gli insegnanti: qualche ingresso al cinema? ad una mostra? libri ma è scontato cd non ne parliamo.
    e poi quando arrivano a ciancicarti quella sì che è magia

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  4. Ciao e benvenuto nel club!
    Sono rappresentante di classe da... vediamo...tre di materna, tre di elementari eh si! Da sei anni!
    Vengo osannata, ammirata, lusingata con complimentoni sulla mia efficienza (conosco solo un modo di fare le cose, cioè bene!!!!) e poi criticata certo. Sono partita con il chiedere opinioni e consigli ai genitori prima di prendere decisioni e poi che è successo?!?
    A nessuno andava bene niente!
    Ok! Volete una dittatura? Avrete una dittatura.
    A volte è l'unico modo per sopravvivere.
    Ma io vado avanti imperterrita perchè come dici tu ricoprire questo ruolo ha anche dei vantaggi. Sono più a contatto con il mondo della scuola e tutti i casini annessi e connessi e questo per me è importante.
    Buona avventura!

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  5. @'povna: cara, tra le tante vostre tematizzazioni (vostre tra colleghe, di snape), un giorno vorrò tematizzare anche sulla genìa di "sempre piùcheretti scintillanti nella loro" perché credo possano venir fuori tomi e tomi... ossia addirittura lo specchio intero di un Paese.

    @MAQ: cara MAQ, ben ritrovata! Ah, gli alti lai di quelli che lavorano, come se il resto del mondo passasse il tempo a grattarsi la pancia. Poi, ogni tanto, spunta qualcuno con attitudini da "sindacalista": vanno subito santificati :-)

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  6. @amanda: gran magia davvero il ciancicamento, diventi come una sorta di babbo natale... grazie per i suggerimenti! (Ma, detto tra noi, mi sa libri anche quest'anno, per la biblioteca di classe)

    @catia: grazie del benvenuto... solo che è già il quarto anno che sono nel club. :-) E alla fine, faccio del mio meglio, seguo le cose, mi informo, partecipo. Il resto sono chiacchiere superflue, spesso a vuoto. A malincuore ma confesso che la dittatura, almeno in questi casi, è l'unica che funziona. Oh, non esagerare eh! ;-)

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  7. io son pronta: ricordati che i tuoi figli avanzano ancora un invito a casa mia, quando vogliono e volete (oppure una qualsiasi alternativa diversamente ludica per noi e per loro, tanto è noto che tra spiriti affini ci si diverte con poco!)

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  8. Io l'ho fatta per tre anni in una classe di genitori veramente rompiscatole e non è stato molto divertente. Però è vero la parte più bella è il contatto che hai con gli altri ragazzini che ti riconoscono un ruolo un po' speciale: non sei l'insegnante da temere e nemmeno solo il genitore di un compagno da ignorare, ma qualcuno di quasi complice però un po' super :)

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  9. @'povna: ok, attendiamo occasione propizia!

    @extra: sì, è buffo diventare una specie di figura di riferimento per i ragazzini e, sinceramente, un ruolo al quale non avrei pensato, prima.

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