venerdì 9 dicembre 2011

Sport per tutti

Ci siamo fatti prendere la mano, quest'anno.
Cioè, non che avessimo mai rinunciato alle attività extrascolastiche (la celeberrima "piscina con tutti e due un pomeriggio a settimana", citata persino nel mio profilo...) ma stavolta abbiamo davvero esagerato.
La piscina è diventata per uno soltanto, è vero, però in compenso abbiamo messo in cantiere (e stiamo facendo): palestra di arrampicata sportiva, evoluzioni aeree sui teli e lezioni di inglese la donna grande; piscina e judo l'uomo piccolo. Per i fine-settimana (in effetti ci sentivamo un po' scarichi...), come già anticipato qui, ci siamo dati allo scoutismo.
Le nostre settimane volano via come alianti impazziti, ruzzolano, si avvitano, precipitano per poi risalire. E viceversa.
Più viceversa, che altro...
Quasi mai riusciamo a tirare il fiato, per capire davvero cosa stiano facendo e, soprattutto, se quel che fanno sia di loro gradimento "vero", se gli faccia bene o meno, se siano contenti, se stiano facendo progressi. Boh.
Un'agenda fittissima di impegni, praticamente c'è qualcosa da fare (quindi un dove verso il quale correre) tutti i giorni tranne il lunedì, che ci impedisce di fare persino le cose basilari.
Un esempio? L'uomo piccolo non ha più una capigliatura sulla testa ma un cespo ribelle. Invece di cercare pidocchi o lendini, come è sempre successo nelle teste dei bambini, nella sua ormai siamo a caccia di fagiani. Potrebbero benissimo starcene un paio, in quella giungla! Eppure non si riesce a portarlo da un barbiere. E sono settimane, giuro, che ci stiamo provando.
Chissà, se prima o poi.
Nel frattempo aspettiamo le vacanze natalizie per fare il punto. La donna grande, è deciso, abbandonerà le sue evoluzioni aeree. L'uomo piccolo dirà addio al nuoto. Così contiamo di cominciare l'anno nuovo un po' più leggeri, meno frenetici e con la possibilità di godere di quel che fanno.
Eh sì perché sia gli scout che il judo sembrano essere "la scarpa per il suo piede", come si dice qui da noi: entusiasmo massimo su entrambi i fronti (mentre la donna grande ha dimostrato passione e predisposizione all'arrampicata già dai tempi del seggiolone per cui anche la sua palestra di arrampicata non è in discussione).
Insomma, cercheremo di ragionare invece di correre a destra e a manca come dei folli. Cercheremo anche di capire cosa stiamo facendo, dove e perché.
Speriamo.

11 commenti:

  1. Ti straquoto. Noi abbiamo iniziato (anche grazie alla residenza provvisoria in una location favorevole) la piscina con la bimba più grande. Spero che i maschietti si appassionino a qualcosa che possono raggiungere a piedi (nel nostro paesino c'è addiritture l'hokey) ;)
    E la musica, non sarebbe bella la musica?

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  2. ma quelle belle giocate per strada tra coetanei, quelle che perdevi milioni di calorie, che ti sbucciavi le ginocchia, che se ti scocciavi di correre in bici o sui pattini ti sedevi a chiacchierare fitto fitto, che un genitore "guardava" 10 bimbi, che li sgridava tutti e 1o, quelle che avete fatto sicuramente anche voi, che non vi hanno fatto diventare campioni o esperti di niente ma vi hanno insegnato che esiste il vivere comune, quelle che non si doveva correre i genitori da nessuna parte, solo tornare a casa ed aiutare a costruire o disfare qualcosa parevano tanto brutte?

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  3. Ma cos' era, la scuola per piccoli ninja? Qui uguale, io ho appena deciso di neanche far cominciare l' allenamento extra da portiere per il piccolo calciatore che già calcia 3 gg. alla settimana e ieri è toccato fargli fare i raggi al ginocchio, quindi riposo, e il giovedì ha coro. Nel frattempo nr. Two oltre alla scuola nuova che per fortuna gli piace ha superato dopo due anni la lista d' attesa per nuoto 2 (1 gliel' ha fatto fare privatamente e per disperazione la nonna nelle vacanze) e pure il venerdì che era tranquillo e casalingo si è occupato.
    E visto il cambio scuola di nr. Two ho cancellato anche il doposcuola a nr. One per riassestare gli equilibri con l' anno nuovo e darci il tempo di capire che vogliamo dalla vita. Per il momento facciamo giochi da tavolo, quando c' è tempo.

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  4. @El_Gae: la musica l'abbiamo provata: la donna grande ha abbandonato il piano dopo un annetto scarso di corso. L'uomo piccolo ripete come un mantra, in qualsiasi nuova situazione si trovi: "speriamo non mi facciano cantare". Immaginati quale sia la sua propensione.....

    @amanda: era bellissimo, era fantastico, siamo cresciuti così, noi altri adesso grandi. Però. Ci sono alcuni però: all'epoca io stavo tutto il pomeriggio, dopo la scuola che allora finiva alle 12.40 o al massimo all'una e dieci, per strada. Non c'erano auto (ce n'erano pochissime), si stava in strada tutti. Adesso, passare un pomeriggio in piazza vuol dire passare il pomeriggio incastrati tra le lamiere dei suv. E poi, confesso, in questo noi genitori di oggi abbiamo proprio perso tanti ma tanti punti rispetto ad allora: i miei di genitori mi mandavano fuori senza alcuna remora. Ginocchia sbucciate a bizzeffe, grandiose sudate, calcioni dietro a un pallone, corse e biciclette. Oggi non ne siamo più capaci: pigri, impauriti, ci tiriamo indietro a priori. Lungo discorso......

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  5. @mammamsterdam: io dico che siamo al delirio. Perché vogliamo a tutti i costi che i nostri figli facciano qualcosa dove c'è da imparare? Dove c'è da "capire cosa ci piacerebbe fare"? Abbiamo il terrore di lasciarli soli, anche ad annoiarsi. Skills, formazione, anche giocare è propedeutico al domani, ad un loro ipotetico futuro. Stare un po' in strada ti rende selvaggio ma ti insegna anche a cavartela un po' da te. Magari quando devi risolvere qualche "questione", seppur da ragazzini, e magari ricorri a qualche sana, sanissima zuffa. Come dicevo sopra ad Amanda: ma quanto sarà lungo questo discorso?!?!....... Issimo.

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  6. Anche io mentre leggevo di queste vostre corse (di cui sento anche i racconti - a proposito, saluti al Gran Mogol! ;-) ) mi sono messa a ricordare (complice anche una casualità reiterata degli ultimi venerdì d'autunno) con rimpianto i tempi che rievocava Amanda. Anche per me strade, tante, e giochi di cortile, di quartiere, di pattini tra le automobili, e racconti... E anche parecchia sana, bella, educativa noia che tu ricordi - quella che ti faceva aspettare le quattro (l'ora in cui mamma 'povna acconsentiva a mandarmi in strada, ad aiutare la fornaia a dare i resti nel suo negozio in galleria) come un momento magico, di potenzialità e liberazione. So che questo tuo post è aperto a un sacco di considerazioni sagge da discorso lungo. Ma io ti ringrazio per i ricordi che mi ha dato!

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  7. ...le settimane volano come alinti impazziti rende esattamente l'idea! Io pure mi chiedo sempre se non corriamo troppo e riflettiamo poco...

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  8. @la 'povna: ognuno di noi cela ricordi della proprio fanciullezza che sembrano quell'eden perduto... Bello rilucidarli ogni tanto. Per il resto, grazie a te dei commenti!

    @giorgia: benvenuta! Sì, ogni tanto una bella pausa in mezzo alle nostre corse deliranti sarebbe auspicabile. Ché sennò si perde davvero la prospettiva di quel che stiamo facendo.....

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  9. @Desian: da me le auto c'erano tante tante già allora,certo non erano SUV, ora c'è un prato dove noi avevamo una casona enorme, eppure su quel prato non ci sono mai bambini così alla fine è diventato il parco dei cani e di traffici poco simpatici, ma questo è stato possibile perchè lo spazio pubblico non veniva fruito

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  10. @amanda: nella strada dove da bambino giocavo a pallone c'era qualche auto sparuta (tanto che, appunto, ci giocavamo a pallone tranquillamente). Adesso nella stessa strada c'è un nuovo parcheggio a spina-pesce, sempre stracolmo e macchine parcheggiate in doppia fila o su spazi pedonali (tipo sopra il marciapiede). Lo spazio pubblico è stato ricavato in un angolo e viene molto fruito... a pagamento. Ma meglio di niente.
    Firenze, invece, è un delirio, almeno dalle nostre parti più o meno "centrali": ci sono piazze piene di escrementi di cane (ogni tanto ne portiamo a casa un po'... sotto le suole) e giardini attrezzati per bambini si contano sulle punta delle dita. La città, in questo, offre molto meno della provincia.

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