venerdì 4 marzo 2011

Lo sport è rilassante

Può sembrare buffo: se uno pensa che andare in piscina sia soltanto fare un'attività sportiva.
Perché negli ultimi tempi, questo primario compito del sottoscritto, si sta trasformando in un briefing educativo. L'uomo piccolo si è ormai trovato a far gruppo coi suoi compagni di nuoto e, fedele nei secoli al suo carattere burlone e ridanciano, è subito diventato il simpatico della combriccola.
Questo ruolo comporta l'essere anche sempre al centro di scherzi, frizzi e lazzi. Risultato? Essere spesso impegnato in altro, piuttosto che seguire l'istruttore. E il babbo mormora: "Uomo piccolo dovresti darti una regolata, siamo qui affinché tu impari a nuotare non per un pomeriggio di festa". Oppure: "Stasera, uomo piccolo, non mi sei piaciuto affatto e, l'hai visto, anche l'istruttore, a un certo punto, non sapeva più come redarguirti". Eccetera.
(Se ci si mettono, i babbi sanno essere quasi più pallosi delle mamme. Quasi).
Così, abbiamo preso la via traversa: lui a scusarsi per aver fatto, in effetti, "un po' troppo casino" (testuale); desian a rimbrottare in maniera un po' troppo diretta e poco intelligente.
La via traversa ha assunto i toni di un pacatissimo incontro di cervelli. Nel tratto in macchina da casa alla piscina, desian fa finta di parlare dei massimi sistemi comportamentali e, se l'uomo piccolo si lagna del fatto che "sono gli altri a mettermi in mezzo", infila qua e là perle di saggezza babbesche sul sottrarsi alle dinamiche del caos, sull'evitare di rispondere agli stimoli al cazzeggio, sul rispetto da portare al lavoro dell'istruttore e via dicendo.
Oh, non so cosa l'uomo piccolo abbia capito. Però funziona.
Davvero.
Si sta dando una calmata.
Yeah.

15 commenti:

  1. ...batti cinque, babbo Desian!
    :-)

    RispondiElimina
  2. @MAQ: :)

    @amanda: assolutamente sì. L'uomo piccolo, piuttosto refrattario come tutti all'imposizione educativa o alla regola nuda e cruda, è invece iper-ricettivo verso la ragionevolezza. Insomma, se ragiona insieme all'adulto, si convince (e contratta, se è il caso) e si adegua ai comportamenti "richiesti". Una vera educazione condivisa. Democratica. E, in alcuni casi, non sgarra nemmeno di un centimetro... :)

    RispondiElimina
  3. Io, quando scendo dalla bike dello spinning, potrei affrontare qualsiasi notizia catastrofica (o quasi). Mi scivolerebbe addosso come il sudore. Mi rilasso moltissimo...

    RispondiElimina
  4. @bismama 2.0: a me faceva questo effetto la piscina (quando ci andavo.......) :(

    RispondiElimina
  5. ma non è che hai gettato la combriccola alle soglie della depressione?
    Comunque ti segnalo questo http://www.greenpeace.org/italy/maroni-referendum-nucleare?utm_source=SilverpopMailing&utm_medium=email&utm_campaign=Risparmiare%20400%20milioni%20sost%20ok&utm_content=
    vedi mai...
    ciao

    RispondiElimina
  6. @sicampeggia: macché! La combriccola è sempre uguale. Ma almeno l'uomo piccolo comincia a darsi una regolata. :)
    E grazie della segnalazione: ho firmato. Poi direi che dovremmo impegnarci tutti, ognuno casa per casa, per fare informazione su questi referendum. Cercare di convincere quante più persone ad andare a votare. Perché non ci coordiniamo, almeno in rete?!

    RispondiElimina
  7. ...mi piace questo uomo piccolo, ti seguirò per saperne di più

    RispondiElimina
  8. questa storia di educazione condivisa è bellissima! :-)
    grazie anche a sicampeggia per il link: quanto al coordinamento, assolutamente, ma non in rete... per esperienza diretta, quelli che raggiungeremmo in rete farebbero quorum comunque, la questione è coordinarsi fuori dalla rete, nelle vie e nelle piazze dei passanti, di chi torna da lavoro e fa a fare compere, delle presenze reali, per dire loro a) che i referendum esistono; b) che cosa dicono; c) che bisogna andare a votare e l'astensione non è una forma di espressione; d) come la pensiamo noi. Appena escono le date, e si ricostituiranno i comitati, la cosa migliore è andare da loro nelle singole città e offrire le proprie ore di manovalanza, pensando da subito anche (i quesiti sono tanti, dunque ci saranno parecchi posti, su questo) per esempio a organizzarsi per il voto ai fuori sede (nel 2006 il referendum costituzionale si vinse su questo, anche, per esempio)... Sarebbe un modo straordinario anche per riprendere la politica vera e dal basso!

    RispondiElimina
  9. @'povna: assolutamente d'accordo sull'uscire nel mondo reale. Assolutamente d'accordo sul darsi da fare. Assolutamente d'accordo sull'offrire il proprio tempo. Assolutamente d'accordo sul riprendersi la politica dal basso (e il Paese). Assolutamente d'accordo. Su tutto. Assolutamente. :)

    RispondiElimina
  10. Si anche io la penso come te e 'povna: sarebbe ora che i nostri politici la smettessero di usare quella frase detestabile "gli italiani hanno capito le nostre intenzioni (ragioni, politiche, obbiettivi, finalità)" e iniziassero a dire: "noi politici abbiamo capito le istanze di alcuni italiani".
    Dal canto mio ho scritto un post sull'iniziativa che vi ho segnalato ma mi leggono in pochissimi, sarebbe troppo chiedervi di fare lo stesso? Anche se poi ha ragione 'povna: bisogna darsi da fare sul campo ma è bello anche "contarsi" un po, verificare che siamo ancora in molti ad essere dotati di buon senso.
    Grazie per l'adesione, a presto.

    RispondiElimina
  11. Scene come quella che descrivi non sono nuove nemmeno da queste parti. E sì, i papà, quando vogliono, sanno essere decisamente pallosi. Ormai l'uomo piccolo diventa sempre meno piccolo, mi pare.

    RispondiElimina
  12. @do minore: più o meno siamo al salto evolutivo (ricordi la scena di "L'era glaciale"?!)...... Sembra quasi si ragioni poi ogni tanto si precipita di nuovo giù dalla rupe. E via che si ricomincia ancora. :)

    RispondiElimina
  13. Bè....innanzi tutto complimenti, chè portare i bimbi in piscina non è che sia propriamente una attività rilassante! Quando decisi che "ilnuotoèunosportcompleto" iscrissi il mio piccolo uomo (Alias Paccottone!) in piscina...dopo qualche settimana iniziai a ripensare alla faccenda: al benessere del pupo faceva da contraltare lo stress emotivo, psicologico e fisico della sottoscritta! Ricordo con terrore il caos degli spogliatoi, il vapore, gli occhiali appannati, le lotte per accaparrarsi l'ultimo cm^2 disponibile al cambio, i calzini spaiati, la paura delle micosi, le mamme isteriche...
    Oggi c'è il TENNIS con noi!

    RispondiElimina
  14. @OnMay: è vero! La piscina faceva quello stesso effetto anche a me: soprattutto le mamme che sgomitavano per rubare al vicino qualche centimetro quadro (lì è nata la mia teoria, tutta personale, sull'entropia "mammesca"). Poi invece abbiamo scoperto una nuova piscina, che frequentiamo dal giorno dell'apertura, con molto meno persone, meno calca, nuovissima e pulitissima. Siamo moooolto più rilassati, adesso. Continua, in altri modi, l'entropia mammesca... :-))

    RispondiElimina

Link Within

Related Posts with Thumbnails