lunedì 7 marzo 2011

Il mostro del giardino (di scuola)

Ci sono mostri terribili, spaventose creature, orchi orripilanti che infestano i nostri tempi. Sembra un bestiario medievale, eppure alcuni sono assolutamente moderni, ipermoderni addirittura. Altri sono talmente inafferrabili che sembrano non esistere neppure.
Poi.
Poi ci sono le foglie che cadono dagli alberi, d'autunno.
No, non sto scherzando perché l'altra sera, durante la riunione d'interclasse, alla scuola dei pargoli, è finalmente apparsa questa nuova creatura. Che sinceramente non avevo calcolato.
Le foglie morte.
Pare che qualche insegnante abbia segnalato il pericolo derivante da questo vero e proprio tappeto rosso e giallo che infesta, in autunno, il cortile di scuola mettendo a repentaglio l'incolumità dei pargoli. Ci scivolano sopra, così cadono, possono farsi male. Ohmmadonna.
Allora qualcuno ha ben pensato a una final solution: dotare il medesimo giardino di una bella tensostruttura che sorregga delle... beh non so come dirlo. Cioè mi vien da ridere. Ok, ce la faccio: mettiamoci delle vele.
(Ho fatto di tutto per non ridere, quando ho sentito la proposta. Non sono certo di esserci riuscito, secondo me un ghigno sotto i baffi deve essermi partito).
Ecco, mettiamoci un bel telone che stronchi le foglie morte sul nascere (!), che impedisca loro di raggiungere il suolo. Basta, ma come si permettono.
Allora ho pensato ad una controproposta ancora più radicale e definitiva. Ma certo!: basta incollare le foglie ai rami.
Si prende un volontario, lo si fa arrampicare sull'albero e, un momento esatto prima che la foglia (fedifraga...) si stacchi, un bel baffo di colla et voilà. Il gioco è fatto, la foglia resta attaccata (anche se contro la sua stessa volontà di natura) e il cortile resta intonso. Nessuno scivola, non si romperanno l'osso del collo inciampando su quella poltiglia.
Ah, naturalmente non abbiamo supplenti, le pulizie sono fatte come si può, c'è un solo custode (uno solo per tutta la scuola. Cinque piani) per ogni turno orario, il materiale didattico e di consumo è fornito grazie al buon cuore dei genitori.
Ma noi mettiamo le vele.
Noi.
Ma quanto siamo fighi? Eh?

10 commenti:

  1. ma 'sti insegnanti e 'sti genitori in che epoca sono cresciuti e dove? vanno bene le cinture di sicurezza in macchina, le ginocchiere per pattinare ma un limite,anche uno solo, ce lo metteremo?

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  2. @amanda: mai porre limiti alla "creatività" dei genitori...

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  3. ma scusa, una bella colata di cemento risolverebbe il problema di quelle piante insudicianti... e poi in primavera col caldo, correndo i bambini schiattano e dalle 10.30 alle 12.30 sai come ti diventano belli tranquilli...

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  4. 1-0 per te, Desian. Pensavo di sbaragliare sempre tutti nel campionato delle Idiozie ai Tempi della Scuola grazie alle maestre di mio figlio che a suo tempo convocarono in via straordinaria i genitori per comunicare che i bambini nei corridoi CORREVANO. Dei bambini che correvano: veramente una cosa fuori del comune neh? Ma con questa delle vele e delle foglie vinci tu
    http://www.nonnasidiventa.blogspot.com/

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  5. @mammainverde: ma la colata di cemento la intendi coi bambini sopra oppure.... sotto!? :-))

    @tabata: a onor del vero va detto che una buona parte delle insegnanti era esterefatta quanto me, alla proposta delle vele!!! Visto che appunto non ci sono soldi per le supplenze e tutto il resto. :(

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  6. E poi anche le foglie sono "materiale didattico" perché correre sulle foglie senza cadere non è una cosa che si impara sui libri ma può sempre tornare utile se è vero che nella vita si può scivolare su una buccia di banana;
    certo però che anche incollare le foglie ai rami è un bell'esempio di problem solving moderno, per una scuola moderna;
    Si, si avete una bel dilemma da risolvere.

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  7. altro che dissimulare il riso: ridergli in faccia, dovevi, a crepa-pancia! ché forse così si rendevano conto, perché sarà sempre una risata che li seppellirà!

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  8. Vedo che certe idee brillanti non vengono solo a Milano (anche a me è scappato un ghigno), dove peraltro, in certe zone della città, una foglia si fa fatica a trovarla

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  9. @sicampeggia: visto?, abbiamo la soluzione ma non il problema. ;-)

    @'povna: in realtà ho provato un po' ad abbaiare ma poi la profe/collega di snape mi ha tirato per una manica: "smettila di fare il rompicoglioni". Così m'è toccato smettere. Ma le maestre della donna grande (con cui siamo in sintonia totale) sghignazzavano compiaciute che qualcuno aveva avuto il coraggio di denunciare il re nudo. Insomma, le vele non le metteremo. :)

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  10. @do minore: davvero, è buffo (per non dire altro): ci difendiamo da ciò di cui avremmo più bisogno, un po' di "natura" in mezzo all'asfalto. Che dobbiamo fare?!

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