mercoledì 2 dicembre 2009

Aria di casa

Aria di grande eccitazione, ultimamente.
La donna grande ha passato il pomeriggio da un'amica: ho scoperto stasera, quando sono andato a recuperarla, che avevano da mettere a punto qualcosa. Tra donne.
Fra una decina di giorni, infatti, partecipa al suo primo pigiama-party e il pomeriggio lo hanno passato tra liste di ospiti, modalità per consegnare gli inviti, logistica del "dove li mettiamo tutti quei sacchi a pelo"?!
Il culmine lo abbiamo raggiunto nell'elenco del necessaire: sacco a pelo, beauty con i beni di primo conforto, invito alla mano. Lo spazzolino da denti e quello per l'apparecchio prima ancora.
E poi? Beh, poi il pigiama. Sperando di averne uno presentabile in trasferta...

Invece l'uomo piccolo è rimasto in casa, solitario.
Senza sorella e si è dovuto accontentare della sua babysitter che però in compenso gli ha tagliato i capelli (queste donne che arrivano dall'est sono quanto di più multipurpose si possa sperare: la nostra è persino in grado di progettare un impianto elettrico. Giuro!), fatto disegni fantastici, ascoltandolo pure nei suoi deliranti soliloqui: la sentivo ridere dall'altra stanza...
Insomma, l'uomo piccolo ha scoperto da un po' il dolce torpore della droga multimediale 2.0: Farmville, Happy Aquarium, Fishville e non so cos'altro, per lui non hanno più segreti. Il problema è tenerlo lontano dalla tastiera.
Qui in casa, dove per anni i computer (sì, entrambi!) sono stati accesi da mane a sera senza remore, siamo ridotti alla fame: li teniamo rigorosamente spenti, almeno quando c'è lui in giro (ché la donna grande, che pure partecipa anche lei al medesimo torpore, è più ragionevole. Ah!, le donne).
Il problema, però, non è tenerlo spento, ché lo riaccende benissimo da solo.
Il problema è tenere lontano lui dal tasto on.
Il problema, in più, è blindare la stanza per far sì che non ci scivoli dentro.
Il problema è affrontare la scimmia: verso sera, quando ormai si accorge che ci avviamo, pericolosamente ma decisi, verso la cena e realizza che il tempo per alienarsi sta scappando via, entra in uno stato pietoso.
Comincia a saltellare ovunque straparlando a voce alta. E saltella sulle ginocchia, mica in piedi.
Consigli terapeutici?!
Grazie...
(E per fortuna che arriva natale).

3 commenti:

  1. ti ricordo che qui qualcuno a babbo natale, nella sua bella letterina, ha chiesto proprio un computer. se qualche parente anche di terza generazione glielo regala sono pronta a sparargli.

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  2. Ecco, questo è anche un nostro problema e prima o poi toccherà mettere una password. Che la volta che li volevo a tavola e non scendevano ho staccato le valvole, scassando tutte le cassettine dell'adsl ecc. che il capo ha dovuto resettare.

    La soluzione ideale, ma chissà quando avrà il tempo di farla, è quella di riciclare un computer vecchio solo per i bambini, mettendo blocchi e filtri per l'univesro e dintorni e un timer. Mezz'ora a testa e pace.

    Come tutte le cose tlematiche di casa nostra ci vorranno quel paio d'anni, fino ad allora spero basti la mia naturale autorità materna (ahem).

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  3. @mammasterdam: viva l'autorità "ahem" genitoriale che ci permette di confrontarci su tutto invece di imporre soluzioni autorevoli appunto ma magari un po' preconfezionate...

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