martedì 30 dicembre 2008

Una débacle

E' entrato ormai nel lessico comune che ci si possa emozionare per la pubblicità delle penne rigate.
Sono stato pescato con gli occhi lucidi più e più volte, in situazioni davvero indifendibili. Ma una débacle familiare da divano, bè quella non ce la saremmo mai aspettata.
La serata di prepartenza languiva, avevamo solo da fare bucato-valigie-viveri, babbo natale aveva mollato giù dal sacco anche una edizione supermasterizzata di E.T.: non abbiamo saputo resistere, prima il piacere, vai con la proiezione dell'extraterrestre.
Tutta la famiglia riunita in un unico fagotto sul divano, persino l'uomo piccolo che non ama gli inediti (si lascia andare solo alla decima volta che rivede lo stesso film) si è fatto convincere senza sforzo.
La donna grande non ha avuto titubanze, noi donne dure.
Il crollo nervoso è avvenuto praticamente subito: tensione e "ho paura" anche per un film che non brilla certo per truculenza.
Interrogativi su "che succede?" praticamente ad ogni scena poi un primo slittamento verso l'immedesimazione. Non si capisce se con Eliot, il bambino, o direttamente con E.T. Chiederemo lumi domani.
Altro leggero slittamento verso l'entusiasmo alla scena delle biciclette in volo ("la scena che mi è piaciuta di più" per entrambi i pargoli) per poi precipitare sul finale, quando l'extraterrestre muore per poi tornare in vita (vi ricordate il cuore rosso pulsante che diventa visibile attraverso il corpo, vero?): un'intera famiglia distrutta dall'emozione, lacrime che scorrono più o meno copiose, la donna grande in preda ad una crisi da overdose di sentimenti tumultuosi. E l'uomo piccolo che fa? Apostrofa: "oh, poverina, la donna grande si è emozionata"...
Se così finisce il nostro anno, quello nuovo promette bene, davvero! Auguri.

2 commenti:

  1. capisco, noi finiti in lacrimoni con "la leggenda del mare", ma lacrimoni veri e singhiozzi, voglio dire

    RispondiElimina
  2. Doverosa precisazione. Il cucciolo non ha detto "Oh, poverina..." ma ha detto semplicemente, senza se e senza ma, "S. si è emozionata". Fa la sua differenza.

    Per inciso pure io, che grande dovrei essere davvero, mi sono emozionata. Soprattutto alla scena della mamma di Eliot che appena tornata a casa rimette in fretta e furia a posto la spesa con E.T. che le sta letteralmente fra i piedi e NON LO VEDE!!!! E risponde alla figlia "Si cara, aspetta un momento, vengo fra un attimo".
    Mi sono emozionata in un accesso di immedesimazione: se anche le protagoniste dei film di Spielberg fanno così, cosa possiamo noi misere mortali?

    RispondiElimina

Link Within

Related Posts with Thumbnails