domenica 21 dicembre 2008

Costi di produzione

Stasera, con la tribù dei nostri amici, ci facciamo gli auguri.
L'intera famiglia ha deciso di contribuire, ognuno secondo le sue possibilità, con uno strudel. La profe ha tirato fuori le mele dal sacchetto, poi ha cominciato col conciare le uvette (a mollo nel cognac... certi effluvi alcoolici!!!), spezzettare le prugne secche, preparare la sfoglia, stenderla.
Intanto desian sbuccia forsennato le mele che i pargoli tagliano a tocchetti/fettine, secondo l'estro, e tuffano nella ciotola. "Babbo, veloce, non abbiamo più mele da tagliare". "Ragazzi, pazienza, sono solo contro due". Procediamo.
Finito con le mele, le mescoliamo insieme alle prugne e al loro sughetto: ognuno dà un colpetto al cucchiaio, per sommo spirito collaborativo. Mentre la profe continua con la sua sfoglia, desian affronta le noci, per fortuna poche, per fortuna assistito allo sbriciolamento dai soliti due. In men che non si dica, tutte le ciotole son pronte con i vari ingredienti.
Tocco finale: la profe si concentra e comincia a "spalmare" prima le mele e le prugne e "poi" le noci, sopra al resto, non insieme. Richiude la sfoglia, spolvera di zucchero, inforna. Il resto non tocca a noi ma ci pensa il fuoco.
Riflessione socio-economica: per fare uno strudel sono stati impiegati 4 pasticcieri (per un totale di 8 braccia) per un tempo x, di cui due minorenni (sfruttamento ecc.), più la tariffa oraria comprensiva di straordinario festivo. Il dolce più costoso della storia della pasticceria mondiale.
Ma vuoi mettere la soddisfazione?!

3 commenti:

  1. desian cazzarola ANCHE IO HO FATTO UNO STRUEDEL PER I MIEI AMICI SABATO SERAAAAA
    :)
    nun ce metto le prugne però
    ih ma deve essere bono colle prugne!

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  2. Sì, bbono e particolarmente... tirolese. En effet, sarà che lo strudel è un dolce tipicamente invernal/natalizio?!

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  3. Roba da denunciarti al sindacato! Buon Natale :-)

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