- Eh, domani è festa. Mentre tutti dormono sai noi che facciamo? Ce ne andiamo a giocare, nei boschi.
- Ma babboooh. Non mi porterai mica ancora a cercare funghi?! All'alba, in quella nebbia?
- Macché funghi. Fidati. Ho già chiamato pinco e pallino e tizio e caio. Portano anche i loro.... scusa ma come si dice? Loro o suoi?
- Loro, babbo, si dice loro.
- Ecco, appunto, lo sapevo. I loro figli, così non sei da solo. Ti diverti. Anche tu.
- E che facciamo babbo? Nel bosco. E non ci alzeremo mica all'alba?
- Eh, un po' bisogna alzarsi. Presto, voglio dire. Però ci divertiamo, fidati.
- E come?
- Dai, giochiamo ai uorgheimz!
- Che cosa? Ma non puoi dirlo in italiano che io a scuola faccio francese?!
- Uffa, quanto sei pissero. Giochiamo alla guerra, dai, la simulazione. Hai capito, con le tute, le mimetiche, i fucili i mitra le pistole. Bombe a mano no, che ci sporchiamo troppo. Poi la mamma rompe.
- La guerra!!! La guerra, babbo?! Ganzo. E cosa ci portiamo, quelle quattro pistolette dell'altra volta?
- Macché pistolette. Vedrai che sorpresa, vedrai che cosa ho comprato stavolta.
- Dai dai dai, voglio vedere. Fammi vedere cos'hai comprato.
- Guarda qua. Questo sì che spara.
- E che cos'è?!
- Aaah, è un gioiello. Un mitragliatore leggero, si chiama MG36. Lo fanno i tedeschi, lo fanno. Roba buona.
- Sei sicuro, ba'?!
- Oh ciccio, questo è una signora replica, funziona ad aria compressa. Pensa ci vanno dentro le stesse bombolette di gas che usavo per gonfiare i copertoncini forati, quando andavo in bici. E poi lo fanno i tedeschi, Heckler & Koch si chiama la ditta. Mitragliatore leggero, canna rinforzata per sostenere volumi di fuoco elevati ed un caricatore, pensa, un caricatore C-Drum da 100 colpi. Quello vero, naturalmente. Noi qui abbiamo dei gommini colorati ma pensa quanti alberi possiamo impallinare mentre aspettiamo di colpire un nemico. Una figata, credimi.
- E si può sparare a ripetizione, come una mitraglia?
- Giuro, mitragliatrice leggera ma valida, anche cento colpi in sequenza.
- Sei sicuro sicuro?
- Mah, insomma. Boh. Però, dai, lo proviamo. Vedrai che ci divertiamo. Hai tirato fuori la mimetica che la riguardiamo se c'è qualche guasto e lo facciamo sistemare alla mamma? Dai. E l'elmetto? Non te lo dimenticare l'elmetto, eh.
- Ok, vai che mi preparo per domani. .... Senti, scusa. Ma dove l'hai comprato, il mitragliatore?!
- Ah, facile. In quel negozio di giocattoli. Dove comprammo le mimetiche. E il resto.
- Ah, ecco, per fortuna.
ma dove siamo, negli States? Ma le biglie, le macchinette, gli aquiloni pareva brutto?
RispondiElimina@amanda: bisogna abituarsi al nuovo, alle cose moderne e anche ad un sano machismo guerrafondaio. Mica per altro, gli aquiloni al contrario si impigliano sugli alberi, sai che palle... :-|
RispondiEliminahttp://www.poesie.reportonline.it/racconti-di-natale/lettera-a-mio-figlio-di-umberto-eco.html
RispondiEliminaun altro punto di vista
dreoni?
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