Crescevamo tra donne. Gli uomini lavoravano e, nell'Italia del boom, non c'era tempo (non c'era modo?) per stare coi figli.
Ascoltavamo le donne. Anche noi maschietti eravamo spesso catapultati in storie inverosimili di amori traditi, fatiche casalinghe, malanni ancestrali che non avevano un nome ma solo dei segni. Sembravano un miracolo, però al contrario.
Qualche volta restavamo schiacciati da tante parole, in quei pomeriggi uggiosi d'estate, quando il sole era ancora troppo alto per uscire per strada, e bisognava restare in casa. Riposare un po'. A nove anni riposare significava almeno stare ad ascoltare. Il tempo passava più veloce, lo spazio si riempiva di vecchie parenti lasciate in campagna, di lavori d'un tempo, della difficoltà di essere state strappate alle proprie origini. Si stava in città, anche se era soltanto un paesone.
Nella testa, mi frullano ancora parole e storie, situazioni di donne. Racconti.
Stasera, ad un compleanno, un babbo parlava di un altro bambino e diceva: "ah, ha un carattere bello, espansivo. Parla tantissimo, come una donna".
Ecco: un complimento così l'avrei voluto per me. Un piccolo uomo che parla (e quindi magari parlerà anche da adulto), che sa esprimere il suo mondo, che non resta mutanghero e attorcigliato intorno a pensieri che non sa decifrare.
Un ragazzino che racconta.
Fantastico un uomo che parla come una donna.
... mutanghero e attorcigliato intorno a pensieri che non sa decifrare...
RispondiEliminadi chi parli scusa?
"ah, ha un carattere bello, espansivo. Parla tantissimo, come una donna"
RispondiEliminal'hai quasi avuto per te, no? anzi, meglio.
@Sig.ra Desian: lei ultimamente invade troppo il campo, glieli facesse di pirsona pirsonalmente i commenti :)
RispondiElimina@Desian: a volte trovo il suo ragionare ed il suo sentire molto donneschi, glielo fo' come un complimento, veda lei
@amanda: vero? E' sempre qui che conversa sul web (e immaginati che i nostri due pc sono uno di fronte all'altro...) ma è un segno dei tempi. E poi, so che non siamo gli unici a "alienarci" così. :)
RispondiEliminaPer il resto, il complimento è graditissimo e il discorso uomo/donna lungherrimo! :)
A onor del vero ti ricordo che ci sono donne che non parlano, sproloquiano. Ha ragione Amanda: non è questione di parlare quanto di ragionare e sentire come una donna.
RispondiEliminaMa insomma Sig. Desian proprio in giorni come questi, dove si vede bene che l'Uomo, più che parlare, si da da fare, Lei sta qui a fare questi ragionamenti?
Si contenga!
un giorno ero in riunione con una collega-amica-blogger e delle insegnanti. una di loro lodava com'era stasto scritto il progetto su cui andavamo a lavorare e commentava che, accidenti, sono solo le donne a scriver così bene e tanto, almeno quanto parlano. la collega-amica-blogger disse che a lei un uomo che scriveva bene e tanto lo conosceva via blog. e parlava proprio proprio di te.
RispondiEliminaIo invece più invecchio e più comincio a parlare come un uomo. sboccato.
RispondiEliminaChe dici, è grave?
@ba: ma no, barbara: è la liberazione semantica dell'età adulta. Quasi una rivoluzione. ;-)
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