venerdì 15 marzo 2013

Si aggira uno spettro

Uno spettro si aggira per Firenze.
No, no, tranquilli, non stiamo pensando la rivoluzione (e poi Renzi si potrebbe risentire) ma, ugualmente, uno spettro si aggira per Firenze.
Il maestro Manolo.
E, lo giuro, il nome NON è fittizio per difendere la privacy.
Il maestro Manolo.

L'uomo piccolo ne è entusiasta.
Torna a casa e recita a memoria la tavola dei verbi. Essere, avere, irregolari, congiuntivi. Decisamente meglio di uno speaker di tg.
Il maestro Manolo non urla, parla.
Il maestro Manolo non fa quello che gli passa per la testa ma, qualche volta, ci chiede se siamo d'accordo.
Il maestro Manolo brontola pochissimo e ci porta in giardino a giocare a calcio.
Il maestro Manolo ci insegna bene.
(Da quando c'è) il maestro Manolo, l'uomo piccolo ha cominciato a leggere libri. Compulsivamente.
Il maestro Manolo ha le treccine rasta, è ganzissimo.
Il maestro Manolo, addirittura, piace alle mamme. E uno che piace alle mamme è molto, molto, moooolto più pericoloso del papa e dello zar, di Metternich e Guizot, dei radicali francesi e dei poliziotti tedeschi messi assieme.

Uno spettro si aggira per la classe. Speriamo la sua supplenza duri in eterno.

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