No, non stiamo parlando di una riedizione in DVD Blu-Ray del classico "Radici". Né delle catene da perdere in una qualche rivoluzione. E neppure dell'ennesimo prodotto della famiglia Fiorello.
"E' passata catena" vuol dire che ora siamo negli scout. Cioè, ad essere precisi, sono i pargoli che sono negli scout, da nemmeno una settimana, hanno già fatto la loro prima giornata in tana e domenica prossima ci aspetta la caccia.
Così, ieri sera è passata catena ovvero "la" (per antonomasia) successione di telefonate con le quali ogni bambino passa al suo compagno di gruppo la notizia che arriva da akela. Che in tempi di tecnologia suona davvero con un clangore fuori dal tempo eppure i vecchi lupi ci confermano che, quando ancora il mail era di là da venire, i gruppi scout hanno sempre fatto così. E tutto ha funzionato, ogni informazione è riuscita a sopravvivere. Ormai gli scout, nel mondo, hanno più di cent'anni. In barba al mail.
Insomma, l'evento clamoroso non sta tanto nella telefonata in sé. Sta piuttosto nella reazione dei pargoli.
Va premesso che i due, pur essendo tecnologicamente più che alfabetizzati (mail, appunto, ma anche giochi su internet, nintendi vari, mario bros e chi più ne ha più ne metta), hanno una fortissima idiosincrasia col telefono. Lontano anni luce dalla scena di "Caro diario" in cui un Nanni Moretti costernato aveva a che fare sempre con dei bambini che rispondevano al telefono, i nostri pargoli non hanno mai familiarizzato col ferrovecchio di Meucci: non rispondono mai quando squilla, non amano usarlo per parlare con amici o parenti lontani, ne hanno quasi un timore reverenziale.
Invece ieri sera, non appena ha squillato, è partito il grido di giubilo: "è la catena, è la catena. Ci chiamano per la caccia di domenica"!
E così è andata: immediatamente dopo aver preso appunti (vedere il casinista uomo piccolo prendere carta e penna e appuntarsi diligentemente tutto quanto veniva detto dal suo compagno telefonico mi ha creato un certo sconcerto. Mi ha fatto anche capire come le cose fatte e imparate da sé abbiano un valore che nessun "insegnamento" può eguagliare), l'uomo piccolo è corso alla lavagnetta dove ci sono i numeri di telefono del gruppo. Ha composto il numero sulla tastiera, quasi senza aiuto, ed ha chiamato akela per dire che la catena era passata anzi, con lui, si era chiuso il cerchio telefonico.
"Sì, tutto a posto. Pronto?! E' passata catena. Ci vediamo domenica, vero?... La parola d'ordine è 'abbecedario'. No,... sono l'uomo piccolo".
Insomma, si era persino dimenticato di dire il suo nome, tanto era l'entusiasmo.
La donna grande, invece (perché in tutto questo entusiasmo generalizzato, i due sono pure in due gruppi diversi), ha raccolto la sua telefonata con il solito aplomb. Ha preso appunti sul solito foglio (ha immediatamente rinfacciato al fratello di essere stata molto più precisa e ordinata, nello scrivere - ah, un po' di santa cattiveria!), dopo aver chiuso il telefono ha riletto ogni cosa per capire meglio di cosa si stesse parlando. Poi ha guardato l'elenco dei numeri telefonici e individuato chi dovesse chiamare.
"Pronto, sono la donna grande. Sì, mi ha chiamato la mia compagna di gruppo per dirmi che domenica c'è la caccia. Volevo dirti che mi ha detto questo e quest'altro e bla bla e bla bla. Sì, certo: pranzo al sacco. Sì, biglietto dell'autobus. Due, sì certo...... Come, parola d'ordine?!... Quale parola d'ordine"?!?!?!
E' rimasta di sasso. La sua compagna si era dimenticata di lasciarle la parola d'ordine.
Se questo è l'effetto, il primo giro di telefonate scout, li lascia strafatti di emozioni, 'sti pargoli.E domenica, prima caccia.
P.s.: per tutti quelli che, come me, degli scout non hanno mai saputo niente, nelle prossime puntate cercherò di svelare il significato di alcuni termini che possono sembrare esoterici. ("Akela" proprio vi è rimasto sullo stomaco, eh?!). :)
ma cazettoni, zuavette e fazzolettone compresi?
RispondiEliminasicuri sicuri?
era calzettoni che pare bruttino senza la L
RispondiEliminaCiao! Ti leggo da un po' ma non ho mai commentato! Solo che oggi non ho potuto resistere... anche mia figlia grande ha appena iniziato gli scout! E io non ne so quasi nulla!! Mi fido del sesto senso di mio marito e la mando; ma quante domande... Va beh, leggero' volentieri altri tuoi commenti. Vic
RispondiElimina@amanda: sì, sì. Tutto compreso. Anche qui, come Vic appena sotto di te, le "certezze" son del babbo e la mamma (ovvero la profe) va a ruota. Lo so, sarà un impegno notevole e totalizzante che metterà una seria ipoteca su tutti (o quasi) i nostri fine settimana ma ho spinto io per lanciarsi. Ci credo nell'esperienza scout, pur non avendola fatta direttamente, ci credo soprattutto come grande scuola di vita. Come "educazione" alle regole, come libertà, come gioco, come stare insieme, come gruppo, come solidarietà. Entusiasta? ;)
RispondiElimina@Vic: ciao e benvenuta. :) Sono contenta che tu abbia trovato un motivo per lasciare un commento. Come dicevo sopra ad Amanda, qualche dubbio mammesco c'è anche da queste parti. Io sono molto più incosciente e credo comunque sia un tentativo (almeno un tentativo, poi si vedrà) che vada fatto. Io ci credo. Da laico, infatti siamo nel gruppo CNGEI. A presto, se vuoi, su questo o su qualsiasi altro argomento. :)
Come già dissi alla Profe:
RispondiElimina1) ma allora regaliamo loro il manuale delle giovani marmotte?!
2) purché non ci diventiate degli estremi sostenitori dei cretini e dei bambini (cit.) ;-)
@povna devi sapere che, mentre io sono dotata di un certo discernimento, il gaiaceliaca-marito, ovvero il qui presente desian, è tipo di folli ed acritici entusiasmi, già testimoniati dal presente post.
RispondiEliminaio sugli scout aspetto.
il problema è che sto ancora aspettando che passi l'innamoramento per l'iPad...
@gaiaceliaca: rassegnati. il feticcio Steve Jobbesco (una delle più solenni bufale di immaginario collettivo degli ultimi tempi, oltre tutto, il contrario dei sani principi di Henry Ford) è uno dei gadgets non erardicabili del maschio mondiale (e quando ci vediamo ricordati che ti dico la teoria men-gender oriented di Piton-che-non-Snape a proposito degli i-cosi)! ;-)
RispondiElimina@'povna: ma il sano principio di Henry Ford non era la catena di montaggio?!?! Cmq, interessa anche a me la teoria men-tender oriented. ;)
RispondiEliminaE dove la lasciamo la Ford T?!?! (sul resto, sempre al vostro servizio, come direbbe Bilbo Baggins, alla prima occasione! ;-) )
RispondiEliminastupendo. arrivo a questo post di rimando a quello del campo invernale. confermo che una volta c'era solo la catena telefonica. confermo che se Akela ha carisma i lupetti saranno dei tosti. se volete altre delucidazioni sul misterioso mondo degli scouts, chiedete pure, è stato molto tempo fa ma ci ho vissuto dentro quasi 15 anni (agesci, sia io, che mio figlio adesso, ma il metodo è lo stesso). ciao e buon anno!!!
RispondiElimina@acasadiclara: beh, grazie e buon anno anche a te! In effetti quello degli scout è un mondo che stiamo scoprendo anche noi, grandi e pargoli. In casa nessuno ha mai frequentato, quindi tutto è nuovo. Abbiamo fiducia e, come hai visto dal post sul campo invernale (ma anche il resto marcia bene!), per ora tutto va tranquillamente. :)
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