I pargoli che crescono si avvicinano a te, un passettino dopo l'altro verso l'età adulta, oppure se ne vanno verso un'altra direzione?
Un po' avanti, un po' indietro. Basta darsi la spinta con le reni e le gambe.
Mentre il mondo ti cigola sotto.
E le distanze prendono prospettive insolite. Come questa.
Una domenica in campagna, a casa di amici che arrampicano, anche la donna grande trova il suo coraggio e si offre entusiasta per salire quella parete (io non ne capisco molto ma gli esperti mi dicono che può essere paragonata ad una 6B, una cosa tosta. Ma tosta).Naturalmente la donna grande ha avuto gli aiuti del caso: la corda e l'imbragatura sono servite più da carrucola che da sicurezza. Ma tant'è, la donna grande è finita lassù, sul tetto. Di casa, per ora, ma un tetto per quanto modesto ha sempre il suo valore simbolico.
In cima, come distanza.
E insomma ho vissuto questa strana sensazione: la vedevo salire, allontanarsi, mentre la carrucolavano su e mi sembrava il suo posto. Mi sembrava la sua aria con quelle gamberelle secche che zampettavano un po' il vuoto un po' il muro, in cerca di appiglio.
Un appiglio per sè, un appiglio per una spinta, un appiglio verso l'appiglio successivo.
Perché il ciclo mi pare questo, a voler interpretare ciò che è chiaro: un lassù è come un trampolino. L'altalena dondola, il mondo ti cigola sotto e loro decollano, decollano sempre.
certo che a stare sotto un'ansia, ma fare il genitore penso sia così, fornire i mezzi per cammini autonomi, fornire la sicurezza di porto in mare agitato :-)
RispondiEliminaLasciarli andare, ma esserci, sempre. A volte mi domando se ne saremo capaci.
RispondiElimina@amanda: in effetti mi sento abbastanza porto... :-)
RispondiElimina@laura: ci proviamo, in fondo è questo il mestiere. Poi anche lasciarli andare davvero, ogni tanto trovarsi da soli-soli fa bene allo spirito.
Ci vuole anche una buona dose di fortuna, credimi, lasciatelo dire da una che bene E male è riuscita a barcamenarsi ed ha portato un uomo e una donna ad essere grandi. Il trucco è davvero quello: lasciarli andare, ma essere per loro sempre un porto sicuro
RispondiEliminala mia prima esperienza "da sola" ha visto una piccola prova d'arrampicata e per me è stato un grande passo, una conquista, pur sapendo che c'era qualcuno che mi teneva, ma che stavo sulla roccia con le mie mani e i miei piedi. o forse proprio per questa certezza di non essere sola ci ho provato.
RispondiEliminadistanze e vicinanze - l'emozionante nuovo da ragazza e la rassicurante presenza adulta
@oriana: è proprio questa la "paura": essere all'altezza e trovare per via la giusta dose di fortuna, l'equilibrio tra bene E male, tra errori e cose giuste, fatte bene, fatte col cuore e col cervello.
RispondiElimina@fillerouge: ho questa filosofia stravagante: pensarmi adulto come trampolino di lancio per i miei pargoli, non come fine ma come tramite. La certezza di star loro accanto per sospingerli e sostenerli, NON trattenerli.
tenerissimo e terribilmente, tragicamente vero..
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