A volte ci sono giorni che stanno così sospesi, come un ponte gettato tra due sponde alte. Ma alte. E il vento che lo scuote, lo fa dondolare. Tu sopra.
A volte li guardo, se fanno i compiti, tagliati (nel senso di metà dentro e metà fuori) dal cono di luce della lampada da tavolo. Oppure distesi a terra, leggere a voce alta una storia. Che le parole quasi non vengono: d'altronde, l'uomo piccolo ha appena imparato a leggere e ne ha voglia, lo fa. Ma è buffo.
A volte li accompagno (o meglio loro mi precedono saltellando sul marciapiede) ai giardini, lei coi pattini lui rigorosamente terrestre quindi a piedi, e vedo le gamberelle secche scivolare insieme ai pattini sull'asfalto.
A volte capita di passare un sabato nel delirio assoluto, tra la visita alla caserma dei pompieri, accompagnare la donna grande ad un compleanno, il pranzo da preparare (quasi nei ritagli di tempo tra una corsa e l'altra), il tornare a prendere la donna grande. E lì capita che il pomeriggio si consumi a correre su un prato o dietro un pallone da basket. O stravaccati sul sacco del salto in alto.
A volte capita di cogliere uno sguardo intimorito perché la bambina alla fine di quello sguardo è LEI e la tenerezza che c'è nello sguardo e in quel timore (di non essere all'altezza?) ti strapazza il cuore. E capisci. E ricordi quando capitava a te, ere geologiche fa, sui banchi di scuola di sentirti così inadatto. Così ragazzino che non ce l'avrebbe mai fatta.
A volte capita di ridere a crepapelle (ma a crepapelle, eh!) rotolandosi con l'uomo piccolo sul pavimento e inseguendosi tra le sedie e facendosi solletico uno con l'altro. Tanto che la tua pelle sembra il recettore dell'intero universo.
A volte capita che capitino cose un po' magiche un po' malinconiche un po' faticose. Belle. Che se capita di mettersi a ripensare com'era il mondo quando tutto questo non c'era, quasi il respiro manca. Quasi il ricordo trema. Quasi non c'era nulla, prima di essere qua.
quanto hai ragione, desian... con ifigli la nostra vita si "carica" di responsabilità, fatica, preoccupazioni, eppure, dal momento in cui li prendiamo per la prima volta fra le braccia, non riusciamo più neanche a ricordare com'era la nostra vita senza di loro!!!
RispondiEliminaChe belle le tue parole e quanto sono vere... io mi accorgo di quanto è vuota la mia vita, nei giorni in cui lei sta con suo padre... non vorrei mai lasciarla andare e aspetto trepidante il giorno dopo per vederla... e stropicciarla di coccole ...
RispondiEliminaAnch'io faccio fatica non tanto a ricordare, quanto a credere che ci sia stata un'altra vita (peraltro ricca di eventi ed emozioni), prima. E magari riconoscere lo stesso senso di imbarazzo, inadeguatezza, o gli atteggiamenti da sbruffone che avevo anch'io. Mi sono sempre chiesto come facessero certi bambini e ragazzini a sentirsi sempre a proprio agio e padroni del mondo, e mi chiedo che genitori siano oggi. Quando capitano "le cose che capitano", come le descrivi tu, è molto bello, e penso che non vorrei nulla di diverso da quello che ho avuto e sono stato. Secondo me anche i bambino lo sentono.
RispondiElimina@mom: ed è un carico a volte molto faticoso ma se poi ti fermi un momento e ti giri indietro a guardarlo sembra molto più leggero...
RispondiElimina@mammadimartina: posso immaginare... :-)
@do minore: ah, se devo dire, su imbarazzi e inadeguatezze ho "formato" la mia esistenza e anch'io non la cambierei con nient'altro!
a volte capita che il ricordo tremi e vedi le cose come sono
RispondiEliminabello. null'altro da dire. cha ad aggiunger parole mi pare di eccedere
RispondiEliminaChe bella descrizione...mi sono persa tra le tue parole...bei pensieri...
RispondiEliminaIo pure oscillo tra i momenti: ma vi togliete dalle palle, che sono le 8;05 e ancora non mi escono di casa dopo tutte le corse per prepararli in tempo ed io sono già in ritardo sulla tabella di ben 5 minuti, e poi i momenti in cui mi mancano e appena mi capitano a tiro ce li spupazziamo e rotoliamo.
RispondiEliminaFisiologico anche quello. E poi pensa invece quante risate e litigate da pari a pari ci faremo con loro fra 10 anni o prima, quando cominceranno le prime discussioni adulte? Quando la mia amica Silvia si porta dietro Laura che ormai ha 20 anni quasi e fa l'università fuori ho l'assaggio di quello che potrebbe essere.
@ba: certo è grossa l'oscillazione tra i ritardi di adesso e i prossimi 10 anni: che altalena!!!
RispondiElimina@mammaincina: benvenuta e grazie :-)
@monica: non eccedi mai, cmq grazie!