Non ho ben capito.
Questa storia dell'assicurazione (e della targa e il bollo) anche per i ciclisti.
La notizia, che avrete sicuramente letto o ascoltato, è qui oppure qui.
Ecco, non ho ben capito se l'assicurazione servirà a risarcire noi automobilisti quando quei fastidiosi esseri su due ruote graffieranno la nostra splendida vernice micalizzata-come-fosse-antani-porosamente-metallizzata-per-due o, sia mai!, se dovessero farci un'ammaccatura sul cofano quando ne investiamo uno.
Oppure se servirà a risarcire i camionisti (e l'enorme rischio di vedersi ritirata la patente, non potendo più lavorare) quando noi ciclisti saremo falciati sul ciglio di una statale e magari sbalzati dentro un fosso da uno di quei gentilissimi e leggiadri TIR.
Ecco, non ho proprio capito.
è che è più facile tassare un ciclista che un porsciato evasore fiscale.
RispondiEliminaè che è più facile tassare un ciclista che investigare su come mai in città dove non risiede neppure un emigrato degli emirati arabi si mandino centinaia di migliaia di euro con i money transfert negli emirati.
è che è più facile tassare un ciclista che impedire che si paghino con voucher senza data i lavoratori in nero dell'edilizia e del turismo, voucher che compaiono magicamente solo quando c'è un infortunio.
è che è più facile tassare un ciclista che decidere che non si pagano più commissioni fisse e a percentuale sull'uso dei POS così da fare emergere il nero di artigiani e professionisti
In sintesi: è che è più facile tassare tutto il tassabile piuttosto che ammettere che uno stato non è un'azienda qualsiasi che chiede soldi in prestito alla finanza laddove scelte politiche scellerate l'hanno privato della sua sacrosanta sovranità monetaria.
EliminaAspetto l'assicurazione sui pedoni.
C'è chi sostiene che sia per la lotta ai furti di bici (che nella mia città è praticamente una piaga sociale), ma onestamente, come diceva qualcuno, "a me, me pare na strunzata!"
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