Vorrei concentrarmi su alcune parole, una frase di Dominique Strauss-Kahn.
"Oui, j'aime les femmes, et alors"?
Certo, mi piacciono le donne. E con questo?
Non mi colpisce la candida ammissione da vecchio seduttore (sic!), come ce ne sono altri in giro: spesso l'abuso del potere casca dentro le mutande. Non mi sconvolge nemmeno il primo sottotesto, quello che dice: "al mio posto, col mio potere, cosa volete che mi accada"? Impunità.
No.
Mi fa riflettere invece la banalità del senso ultimo dell'affermazione, ciò che davvero significa quella frase: "le donne sono a disposizione di chi se le prende". Volenti o nolenti.
E con questo?
E' lì che si torna, ancora una volta al senso di possesso che rende la forza maschile (non il potere, non il prestigio e nemmeno la seduzione. La brutalità) in grado di fare propria ogni cosa. E le donne più di ogni altra, territorio di scorribanda da sempre.
Anche la faccia stessa di DSK in aula, davanti al giudice. Un'espressione divisa tra la noia, l'incredulità, la strafottenza e, appunto, l'impunità. "Cosa ci stiamo a fare qui per queste fregnacce. Facciamo presto, ho altro da fare, io".
Le braccia conserte che segnano il confine tra lui, lo strapotente, e gli altri. E con questo?
Così l'uomo più potente della Terra (le classifiche lo posizionano ai primissimi posti assoluti...) è anch'egli maschio qualunque, uomo cresciuto, educato, vivificato da una sola idea.
Quella lì.
Come una passione ricercata fin da bambino, in un cortile grigio, su giornalini per adulti, a sbirciare qualche foto slabbrata o chissà. Una semplice ossessione, avrebbe potuto dire Philip Roth?
L'idea che, in fondo in fondo, "non c'è nulla di male".
Un apprezzamento pesante che fa presto a diventare un'offesa.
Bando ai falsi moralismi, "chi non ha mai" ci insegnano esimi intellettualoni in bretelle, nel prime time televisivo nostrano.
E l'uomo è cacciatore. E via di questo passo.
Le donne in fondo si sa: sono tutte.
E l'uomo?!
Chi è, l'uomo?
se viene da noi trova mille estimatori altro che la polizia di new york city .....
RispondiEliminaNon so Desian - non so che dirti. Questo non è l'uomo, questo è un uomo. E siccome qui l'accusa se non erro è di abuso sessuale, è un uomo che non ha niente a che vedere nè con Philip Roth nè con Berlusconi o Emilio Fede. I quali hanno tutti e tre una cosa in comune con le donne che si scopano, o di cui narrano le scopate: il sistema di valori e la gerarchia dei generi, il diritto a una prassi di relazione. Tu dirai boja ma è la stessa delle scimmie! Si concordo. Ma tra lo stupro e il sesso fatto in quel modo, o narrato in quel modo, c'è un abisso concettuale.
RispondiEliminaOra io non so come è andata la questione. Se stupro c'è stato allora l'obbiettivo del nostro è arrivare a sembrare come uno di quegli uomini, ma no, non lo è. E fare di tutta l'erba un fascio è un altra via del segreto sessismo della stampa.
Grazie per la riflessione però.
@giardigno: lo fanno membro del club.
RispondiElimina@zauberei: no, non lui "il" maschio qualunque ma un certo tipo di "sistema di valori". Il titolo non era sull'uomo DSK, era sull'ennesimo comportamento (!) maschile. "Se stupro c'è stato": sennò sarà complotto. Ho l'impressione che gli abissi concettuali spesso inghiottano la nostra capacità "visionaria": non è la narrazione che il dito indica ma la coltivazione e la trasformazione negli anni di un desiderio educato a quel modo. Casomai.
mi piace che la riflessione giunga da un uomo, mi sfinisce pensare con malinconia ai tempi delle gonnellone e degli zoccoli, ma sembra proprio che non esistano vie di mezzo tra la lotta dura e la sottomissione e non era quello che speravo
RispondiEliminaSai desian la nostra cagnolina Luna è al suo primo calore, noi viviamo quasi in campagna e purtroppo ci sono molti cani liberi, lei esce e ha la possibilità di marcare il territorio... risultato: ci troviamo accerchiati da maschi disposti a tutto pur di ottenere i suoi favori, eppure, quando siamo uscite, non mi sono mai trovata in situazioni di pericolo perché il maschio si ferma a debita distanza e si volta aspettando che la femmina si muova. Il maschio seduce la femmina. E, a meno che la nostra non sia stata solo fortuna, questa cosa da molto da riflettere. Benritrovato.
RispondiElimina@Amanda: io non credo, purtroppo, che le conquiste siano per sempre. Le vostre lotte di gonnelloni e zoccoli non sono state sufficienti per questo, perché, se non si coltivano le conquiste, esse vanno perdute. Tornano indietro. Ora siamo a questo tipo di controriforma e mi pare ci sia bisogno di una grande nuova "campagna" di sensibilizzazione, se non di lotta vera e propria...
RispondiElimina@sicampeggia: anche i cani sono meglio degli (o di certi) uomini. Sì condivido la tua riflessione. Purtroppo è una triste verità, mi era già capitato di pensarci...
RispondiEliminaSono d'accordo con te. Ma comunque quello che a me più colpisce, è invece proprio la forza di chi sa di non essere punito e che si può spingere fino al limite più insopportabile. E questo è sconfortante.
RispondiEliminaNon sono d'accordo Desian. Non è la prima volta - ti saluto.
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